Ufficiale Simeone, oggi tocca a Ndombele e Raspadori: così cambia il Napoli

Giornata importante per il club di DeLa, che dà l’annuncio dell’attesissimo arrivo del Cholito con un tweet. Ora tocca all’ex Tottenham e al gioiello del Sassuolo

Finalmente Giovanni Simeone potrà allenarsi oggi col Napoli e presto lo faranno anche Tanguy Ndombele e Giacomo Raspadori, che corona come l’argentino il sogno di giocare in Champions con una squadra competitiva. Il mercato del Napoli ha avuto una clamorosa accelerata e ora si presenta con un organico in attacco completo, competitivo, quasi da sogno. Perché se fino a oggi i tifosi hanno più guardato indietro, rimpiangendo due grandi campioni come Mertens e Insigne (non a caso i due cannonieri migliori nella storia del Napoli), ora si può guardare avanti con fiducia e sognare.

Perché con Raspadori il club ha investito su un campioncino che ha 15 anni in meno del belga e potenzialità ancora notevoli. Così come Kvaratskhelia ha 10 anni di meno di Insigne, non gli assomiglia per caratteristiche ma già ha servito l’antipasto di cosa può diventare in azzurro. Se poi valutate che il Napoli ha cambiato il proprio centravanti “di riserva” prendendo Simeone (17 gol nell’ultimo campionato) al posto di Petagna, beh non si può dire che De Laurentiis e Giuntoli non abbiano lavorato bene. Poi come sempre il campo sarà l’unico giudice.

QUANTE SOLUZIONI

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Innesti che rinforzano un attacco che nella prima di campionato ha già mandato in rete cinque marcatori diversi, il doppio delle concorrenti. Spalletti l’innovatore, capace sempre di creare nuove situazioni tattiche plasmando i propri giocatori, ora ha a disposizione svariate soluzioni. Che si parta con difesa a quattro o anche a tre, lì davanti sono svariati i tridenti sviluppabili. Con Raspadori che può giocare sottopunta ma anche esterno, così come Kvaratskhelia. Osimhen è la stella cometa di questo attacco, ma Simeone (che ha scelto la maglia numero 28) potrebbe anche affiancarlo oltre che sostituirlo per equilibrare i minutaggi. Questo Napoli è forte di testa (Osimhen e Simeone, ma avete visto Kvara…) e di piede, perché tutti i suoi attaccanti hanno ottima tecnica, buon tiro e rapidità. Se nella passata stagione erano mancati i gol degli esterni offensivi, in questo campionato la musica è cambiata con Kvara e Politano subito in gol. E da questa concorrenza appare stimolato anche il messicano Lozano, partito alla Speedy Gonzales sulla fascia. Dal doppio centravanti al 4-3-3 di base, variando al 4-2-3-1 nei vari sistemi che proporrà Spalletti, aggiungiamo una soluzione intrigante: Raspadori e Kvaratskhelia esterni o trequartisti poco dietro Osimhen. Un tridente giovanissimo (66 anni in tre) ma con qualità e potenziale da non invidiare i grandi club d’Europa.

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