Udinese-Watford: stesso presidente, stesso problema con le scelte degli allenatori

Il Watford esonera Ranieri e passa a Roy Hodgson, un altro esonero dopo quello di Xisco e quello di Gotti a Udine.

Non un momento semplicissimo per Udinese e il Watford, le due squadre della famiglia Pozzo. Partendo dalla sponda friulana, Luca Gotti è stato riconfermato dopo un mese dove però la voce Zanetti è rimbalzata con grande forza.  Alla fine è arrivato il prolungamento di contratto dopo una stagione funestata dalla pandemia e gli è stata data la possibilità di continuare sul solco tracciato. Dopo l’ottimo avvio però le prestazioni sono andate in costante calando. Si è provato a cambiare un po’ filosofia di gioco, per dare più rilevanza ai diversi talenti in rosa arrivati in questo bienno tramite un calciomercato molto interessante. Il lavoro però non è andato a buon fine e si è arrivati all’esonero.

Ora c’è in panchina Gabriele Cioffi, il vice di Gotti e che quindi chiaramente ne segue un po’ le tracce. Il nuovo tecnico ha portato idee tattiche simili, ma unite a nuova energia, ottenendo un ottimo impatto da parte dei giocatori, che contro il Milan e il Cagliari hanno riaggiustato una classifica che si stava facendo deficitaria. Poi però, al netto dell’incognita Salernitana che per ora parla di tre punti a tavolino, si è tornati in calando. Ovviamente, va sottolineato sempre, il focolaio che ha colpito l’Udinese ha fortemente inciso.

Quello che però preoccupa è il deficit nellacostruzione del gioco. Contro il Genoa c’era sicuramente tantissima stanchezza data dalla situazione e dal doppio impegno. Sono però parse proprio poche le idee da parte di una squadra che, quando stremata, dovrebbe almeno riuscire ad andare avanti con qualche meccanismo reso ormai automatico. Almeno per evitare uno “0” nella casella tiri in porta che è stato abbastanza brutto da vedere.

Dopo Xisco infatti anche Claudio Ranieri ha pagato i risultati insoddisfacenti con l’esonero. Lascia il Watford penltimo con 14 punti e due distanze di lunghezza dalla zona salvezza. Al suo posto Roy Hodgson, vecchia conoscenza dei Pozzo visto che 21 anni fa lavorò con l’Udinese. Anche gli Hornets quest’anno stanno faticando a trovare una loro fisionomia, con difficoltà soprattutto in difesa, lato invece rimasto forte in casa bianconera.

Emmanuel Dennis sta facendo da trascinatore giallonero, con 8 gol e 5 assist. Il secondo numero gli permette, in un parallelismo molto tirato, di essere più incisivo anche di Beto. Una situazione dunque complicata da entrambe le parti, con la scelta del tecnico che si sta rivelando un vero problema. Sono ormai tante le volte in cui entrambe le compagini faticano a trovare il giusto manico. Anche stavolta si è andati sulla strada di un minireset. Vedremo se le nuove scelte porteranno a un cambio di passo che ad oggi sta mancando come il pane per riuscire a rilanciare quella filosofia di lancio dei talenti che ha reso grande il nome dei Pozzo praticamente ovunque.

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