Udinese-Verona 2-0: l’autogol di Silvestri e Deulofeu lanciano Gotti

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Le scelte di Gotti e Juric

Orfano del proprio calciatore più rappresentativo, lo squalificato De Paul, Luca Gotti schiera il terzetto Bonifazi, Nuytinck e Samir a protezione di Musso. Stryger Larsen e Zeegelaar a tutta fascia, Pereyra leggermente più avanzato rispetto a Walace ed Arslan, mentre in avanti Deulofeu agisce al fianco di Llorente. La risposta di Juric è affidata ad un 3-4-2-1 dove, davanti al portiere con la percentuale di parate più alta della Serie A, Silvestri, ci sono Dawidowicz, Gunther, Dimarco. La linea dei centrocampisti è composta da Faraoni, Tameze, Barak (54 partite e 8 gol in Friuli), Lazovic, con l’altro ex, Lasagna, e Zaccagni a supporto del terminale offensivo Kalinic.

L’Udinese domina, Silvestri è super

Il veemente avvio del Verona, affidato a due fiammate di Lasagna e Zaccagni ben contenute dalla difesa dell’Udinese, lascia presto spazio ad un predominio territoriale friuliano: la fantasia di Pereyra, i guizzi di Deulofeu e la fisicità di Llorente mettono a dura prova gli scaligeri. Lo spagnolo ex Milan e Barcellona è protagonista del primo tentativo del match, un mancino strozzato facile preda di Silvestri, ma l’intensità messa in campo dai 22 calciatori porta agli inevitabili gialli rimediati in sequenza da Samir, Dawidowicz e Llorente. Il 26enne difensore brasiliano, portato in Italia proprio dall’Hellas nel gennaio 2016, sfiora il gol dell’ex al 24′ con un violento colpo di testa, poi spaventa Gotti con una brutta caduta fortunatamente senza conseguenze. Ancora Udinese al 30′ e al 32′, in entrambe le occasioni con Deulofeu che prima si destreggia a ridosso dell’area piccola senza riuscire a crearsi lo spazio necessario per battere a rete, poi con un potente destro da posizione defilata che favorisce la respinta del portiere del Verona. In mezzo, l’ammonizione spesa da Arslan su Zaccagni (che lo imita poco dopo e, diffidato, salterà il Parma). Al 33′ il turco-tedesco non inquadra la porta dopo una respinta corta della retroguardia veneta, chi la centra, invece, è Deulofeu (36′) con una magistrale punizione nei pressi della bandierina che esalta i riflessi di Silvestri, strepitoso poi sul colpo di testa ravvicinato di Stryger Larsen (37′), mentre Barak è salvifico su Bonifazi che calcia a botta sicura (38′). Il dominio bianconero porta all’ennesima super occasione al 42′: Llorente scarica in mezzo per Walace che mira l’incrocio, ma l’estremo difensore scuola Modena e Chievo appare insuperabile. Si va al riposo sullo 0-0, un risultato che sta strettissimo ai padroni di casa.

Autogol di Silvestri e Deulofeu: 2-0 Udinese

Pereyra accusa un fastidio e Gotti si ripresenta per la ripresa con Nestorovski a supporto di Llorente e Deulofeu, Juric stravolge l’undici in campo con un triplo cambio (Magnani, Lovato e Ilic per Gunter, Dawidowicz e Lasagna) che sembra dare i suoi frutti: l’ennesimo ex dell’incontro, Faraoni, spaventa Musso al 47′ con un violento destro che s’infrange sull’esterno della rete dando l’illusione del gol. È comunque un altro Verona quello che si vede nel secondo tempo della Dacia Arena e, sugli assi Tameze-Faraoni al 52′ e Barak-Kalinic al 54′, la difesa friulana è costretta agli straordinari per evitare spiacevoli sorprese. È una fase del match in cui latitano occasioni nitide da gol, ma il baricentro alto della formazione veneta ha sovvertito i valori evidenziati dalla prima frazione di gioco: al 66′ un tentativo di Dimarco dalla distanza si spegne sul fondo, al 69′ Zaccagni non pesca Barak ben appostato nel cuore dell’area piccola. Zeegelaar per Molina, con Stryger Larsen dirottato a sinistra, la mossa di Gotti per dare una scossa ai suoi, Daniel Bessa per un esausto Zaccagni la risposta di Juric ma, al 75′, dopo la doppia potenziale chance di matrice scaligera non sfruttata da Molina e Magnani, il tecnico friulano attinge ad ulteriori forze fresche: Makengo e Okaka (alla prima presenza dal 22 novembre) rilevano Arslan e Llorente, che ha rischiato a più riprese il secondo giallo. Una sanguinosa palla persa dal neoentrato centrocampista franco-congolese porta ad una ghiotta opportunità rifinita da Lazovic e sciupata da Tameze, che calcia debolmente dal limite (77′). Al 79′ Faraoni ci prova di testa, con la retroguardia bianconera che si salva in extremis, ma quando si preannuncia un finale di match a tinte gialloblù, l’episodio chiave: un’ingenuità di Dimarco mette in moto Deulofeu che cerca in mezzo Okaka, trovando però il primo, decisivo errore di una partita sin lì perfetta di Silvestri che, beffato dalla traiettoria, mette il pallone nella propria porta (83′). Giallo pesante per Faraoni, che al pari di Zaccagni salterà la sfida con il Parma, mentre Juric si gioca la carta Colley per Tameze: ma se all’89’ Deulofeu non sfrutta la ghiotta occasione di chiudere il match, sparando in curva dai venti metri, l’ex Milan non bissa l’errore due minuti più tardi, battendo Silvestri con un preciso collo destro sul primo palo.

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