Udinese, Gotti: “Sottovalutata la stanchezza. De Paul? È un leader”

GENOVA – “I primi dieci minuti non mi erano dispiaciuti, poi Pandev ha fatto una prodezza e bisogna applaudirlo. Devo dire che nel recupero abbiamo concesso due occasioni e credo di aver sottovalutato la stanchezza di alcuni giocatori, altrimenti prima di quel frangente c’era la sensazione di poter andare via lasciando due punti. Così le cose si pareggiano, durante la partita abbiamo speso tanto nel primo tempo, poi abbiamo avuto le nostre occasioni, tra De Maio, Llorente, Nestorovski e Pereira, un bellissimo gol annullato… c’era la sensazione di poter puntare a qualcosa di importante, ma quel minuto e mezzo mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca”. Luca Gotti ha commentato così ai microfoni di DAZN il pareggio 1-1 dell’Udinese in casa del Genoa.

Pandev illude il Genoa, poi De Paul firma il rigore del pari Udinese

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Pandev illude il Genoa, poi De Paul firma il rigore del pari Udinese

“Futuro Udinese? Dipenderà dalle situazioni dei giocatori importanti”

Ancora Gotti: “Pereyra? Ha intelligenza calcistica e comprende i momenti della partita, a lui da questo punto di vista c’è poco da insegnare e ci dà una mano enorme”. Sul cambio di marcia tra girone d’andata e girone di ritorno: “Sinceramente non credo sia cambiato tantissimo, l’Udinese nelle primissime gare ha avuto una debacle a livello numerico di giocatori con la prima fase di Covid che ci ha travolto, poi nella parte ascendente siamo riusciti a risalire la corrente, raccogliendo però meno di quanto meritavamo. Adesso, invece, stiamo raccogliendo quanto meritiamo. L’Udinese del futuro? Ha diversi giocatori forti e di qualità, giovani che stanno crescendo e dipenderà un po’ dallle situazioni dei giocatori importanti e da cosa deciderà il club. Il mercato non è particolarmente ricco”.

De Paul? La sua è una leadership positiva nonostante il mercato”

De Paul? Il ragazzo è qui da 5 anni, ogni volta abbassa la testa e riparte più forte di prima, ci si siederà a tavolino per discutere il futuro. Il fatto che stia mentalmente nel nostro progetto è una cosa bellissima, ad ogni mercato si parla di lui che va via. Ad ogni partita in Nazionale lui è con gente che gioca tra City, Psg e Barcellona… lui ha una grande forza mentale. Sono contento di quanto è cresciuto, ma il merito è suo. Parallelamente ho potuto apprezzare la crescita della persona, ma non perchè prima fosse immaturo. Ora ha una leadership positiva, esprime le cose buone che ha dentro di sé e le sta maturando, ne è consapevole e le trasferisce ai compagni contagiandoli positivamente. Il merito è tutto suo” ha concluso Gotti.

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