Udinese, De Maio racconta: “Calvario Covid e ospedale, ho sofferto la solitudine”

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Ha deciso di affidare ai social, e precisamente al suo profilo Instagram, il messaggio del suo ritorno alle attività. Sebastien De Maio, difensore dell’Udinese, è guarito dal Covid-19 e sembra tirare finalmente un sospiro di sollievo. Il centrale ha voluto raccontare il suo calvario partendo da una parola che in questo periodo è vista, per ovvie ragioni, in modo negativo: il termine positivo.

Il calvario di De Maio

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De Maio (getty images)

“POSITIVO. Paradossalmente questa parola è diventata una delle più brutte di questo folle 2020, forse proprio a simbolo di quanto il nostro mondo si sia completamente ribaltato nel giro di pochi mesi”, ha esordito De Maio nel suo messaggio su Instagram. “L’essere POSITIVO è la cosa che mi ha fatto più paura in queste settimane… la febbre, la polmonite, l’ospedale, la solitudine. Quel maledetto virus è entrato nel mio corpo GIOVANE, SANO e ALLENATO mettendomi K.O. Ho sottolineato giovane, sano e allenato perché molti credono che siano condizioni sufficienti affinché il COVID possa non attecchire e non lasciare strascichi. Io oggi mi ritengo un uomo davvero fortunato perché, con tutta la fatica del caso, posso ritornare a fare il mio lavoro e alla mia vita mentre a troppe persone questo non è stato più possibile. È un match lunghissimo ma non è finito, difendiamoci ancora un po’ e prima o poi partiremo in contropiede per segnare il gol vittoria che ci permetterà di tornare alla normalità portando sempre nel cuore chi non ce l’ha fatta. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore l’Udinese calcio per avermi messo tutto a disposizione. Sono TORNATO”, ha poi concluso il classe 1987.

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