Ucraina, il Manchester City nel mirino del governo inglese

LONDRA (INGHILTERRA) – Le ripercussioni della guerra scatenata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia continuano a farsi sentire in Premier League, dove il Chelsea del russo Roman Abramovic ha già pagato conseguenze pesanti con le sanzioni decise dal governo inglese. E ora, come riporta il quotidiano spagnolo ‘As’, nel mirino di Downing Street c’è il Manchester City dello sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan. Il proprietario del club che ha trionfato nell’ultimo campionato è infatti anche un ministro degli Emirati Arabi e la scorsa settimana ha incontrato Bassar al-Asaad, presidente della Siria e alleato di Vladimir Putin. La riunione non è piaciuta al governo inglese, che accusa Mansour di “non contribuire alla pace ed è stata apertamente criticata anche dal partito laburista che è all’opposizione. Un clima che, visto il precedente Chelsea, non può lasciar dormire sonni tranquilli ai tifosi del City e al tecnico Pep Guardiola.

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