TvBoy: “Un cuore rosa per il Festival dello Sport. Ammiro Jacobs, mi rivedo in Messi”

L’autore: “Tra arte e sport legame stretto. Profilo basso per mandare messaggi forti”

Salvatore Malfitano

27 luglio – Milano

Da Marco Pantani a Kobe Bryant, La Gazzetta dello Sport si è spesso affidata alla sua arte per celebrare i campioni senza tempo. Contemporanea nei messaggi e nei volti, accessibile come lo schermo del televisore su cui è nata. L’ultimo progetto nato dalla collaborazione con TvBoy, al secolo Salvatore Benintende, è il manifesto del prossimo Festival dello Sport, a Trento dal 22 al 25 settembre.

Ce ne racconta la genesi?

“Ho accettato subito la proposta perché sono un assiduo lettore del giornale e mi sono anche emozionato, perché al Festival ci saranno atleti che ho guardato e ammirato come per esempio Jacobs. Il cuore rappresenta qualcosa di inclusivo e amorevole, valori di cui lo sport è portatore, perciò li ho voluti mettere tutti vicini”.

A differenza di altri lavori, stavolta si tratta di un manifesto.

“Sì e sono fiero di aver messo la firma su questa edizione, speciale perché non ci sarà alcuna restrizione. In generale mi piace creare immagini che possano rimanere, e niente ci riesce come la copertina di un giornale o di un disco, specialmente in un’era digitale come la nostra”.

In che rapporto sono lo sport e l’arte nel suo modo di concepirla?

“Strettamente connessi. Spesso la dimensione sportiva è stata snobbata dagli ambienti più colti perché ritenuta tribale e popolare, invece io la trovo perfetta per veicolare un messaggio. Il bacio tra Messi e Cristiano Ronaldo raffigura soggetti riconoscibili, attraverso ai quali si arriva alla condanna di omofobia e violenza negli stadi”.

Da Leonid Brezhnev e Erich Honecker sul muro di Berlino, a quelli di TvBoy: perché il bacio è diventato un tema ricorrente?

“L’arte è sempre una citazione, nessuno inventa dal nulla. Sono partito proprio da lì e poi ho ritratto Salvini e Di Maio, Messi e Cristiano Ronaldo, Mourinho e Guardiola. Deve incentivare il dialogo, nello sport e nella politica ognuno si arrocca sulla propria posizione. È anche il problema dei social, dove tutti dicono la propria ma in pochi fanno tesoro dell’opinione altrui. Poi è diventato prevedibile, mi chiedevano quale sarebbe stato il prossimo. Non escludo che ce ne siano di nuovi, ma tutto ciò che diventa obbligo è noioso per un artista”.

Lei invece per che squadra fa il tifo?

“Da piccolo seguivo tanto il Milan degli olandesi e m’innamorai di Totò Schillaci ai Mondiali. Fece cose incredibili e poi sparì, mi ha sempre affascinato per questo. Anche Jacobs mi piace molto. Mi dà l’impressione di aver mantenuto intatto il lato più umano nonostante il successo”.

C’è un atleta in cui si rivede oggi?

“Lionel Messi, perché ha sempre un profilo basso. Nelle interviste dice poche cose e banali, poi in campo è magico. Ma non è più così, per me, da quando ha lasciato Barcellona (dove l’artista vive, ndr). Adesso ho messo un 10 dietro la mia felpa ed è un omaggio a Maradona”.

Da bambino tifavo per il Milan degli olandesi e m’innamorai di Totò Schillaci al mondiale di Italia 90

TvBoy

Quale sarà la sua prossima opera sportiva?

«Lavorerò col Palermo, la squadra della mia città natale. Sarebbe bello se tornasse in Serie A, anche se mi ha fatto riscoprire la bellezza di lavorare in contesti meno chiacchierati, dove ti ricordi che il calcio non è solo mercato e c’è una forte identificazione sociale”.

Al fianco de il Festival dello Sport anche per l’edizione 2022 importanti aziende e istituzioni hanno scelto di essere brand partner dell’evento contribuendo attivamente allo sviluppo del palinsesto. Main Partner: Audi. Premium Partner: Brembo, Gruppo Cassa Centrale e UnipolSai. Partner: La Sportiva, McFIT, Gardaland. Sustainability Partner: Ecopneus, Scientific Partner: Gruppo San Donato, Official Sneaker: SUN68. Official Broadcaster: Sky Sport. Official Radio: Rai Radio 1.

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