Tutto tace, il mercato stenta a decollare: solo colpa di Europeo e Coppa America?

In attesa del 1° luglio, via ufficiale della sessione estiva, in Italia è ancora tempo di sondaggi e primi approcci. Con soli due ingaggi: Maignan al Milan e Kamenovic alla Lazio. Vediamo perché…

Tutto tace, nulla si muove. Sono trascorsi già 22 giorni dall’ultima giornata di Serie A e ne mancano soltanto altri 17 all’inizio ufficiale della sessione estiva di calciomercato, ma in Italia è ancora tempo di sondaggi e primi approcci. Siamo ben lontani dai precedenti nei quali si arrivava all’inaugurazione del primo luglio con diversi colpi già definiti, con i contratti pronti per essere depositati al momento del via ai movimenti ufficiali. Attualmente, tra le big del nostro campionato solamente due acquisti sono già stati definiti: per il resto, tutto tace.

Giocare d’anticipo

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Il primo nuovo volto è già ben noto a tutti, ovvero il prossimo portiere del Milan. Con l’assordante silenzio del mancato rinnovo di Gianluigi Donnarumma, i rossoneri non hanno ovviamente perso tempo per colmare la delicata lacuna tra i pali e hanno messo le mani su Mike Maignan, estremo difensore fresco di sorprendente vittoria in Ligue 1 con il Lilla. Il 25enne presente a Euro 2020 con la nazionale francese ha firmato un contratto quinquennale con i rossoneri e senza dubbio il suo trasferimento è al momento la copertina del calciomercato estivo 2021. Non molto difficile, perché l’altra big che ha già piazzato un colpo è la Lazio, con un arrivo ben più di prospettiva. Si parla di Dimitrije Kamenovic, difensore serbo classe 2000 che viene impiegato soprattutto come terzino sinistro, più qualche esperienza da centrale. Compirà 21 anni tra un mese, ma il nativo di Pirot ha alle già spalle una stagione e mezza da titolare al Cukaricki, club dove è cresciuto e che lo ha appena ceduto ai biancocelesti.

C’è nessuno?

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E gli altri, è possibile che ci si avvicini al mercato con un passo così felpato? Sì, soprattutto in un’estate con tanti eventi come quella corrente. Se si parla di big, si parla di giocatori di primo livello e quasi tutti sono impegnati tra Europeo itinerante e Copa America in Brasile. Ovviamente i dirigenti si stanno già guardando intorno da mesi, ma tutti coloro che sono coinvolti nelle due competizioni sono in stand-by. Prima di tutto perché le nazionali chiedono giustamente la massima attenzione dei propri calciatori a un torneo importantissimo, senza distrazioni da procuratori e voci disturbanti, in secondo luogo perché i “venditori” vogliono sfruttare appieno una vetrina che cattura l’attenzione di tutto il mondo calcistico. Una buona prestazione a Euro 2020 potrebbe scatenare aste economicamente fortunate per i club che detengono il cartellino, una performance negativa inciderebbe invece in maniera meno marcata, salvo figuracce colossali. Ecco quindi che la bravura del Milan è stata quella di anticipare tutti sui tempi assicurandosi Maignan ancor prima dell’inaugurazione della competizione, mentre per le altre ‘new entry serve attendere.

Casse vuote

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Un’ultima menzione va fatta alla situazione economica attuale, con le squadre italiane – ma non solo – colpite dalla crisi causata dalla pandemia. Colpi di mercato molto anticipati come furono per esempio 12 mesi fa Victor Osimhen al Napoli e Dejan Kulusevski alla Juventus non sono stati di fatto materialmente possibili. Tutte le squadre devono operare con attenzione sia in entrata che in uscita e spese folli sono impensabili, soprattutto senza aver prima liberato spazio salariale o aver fatto cassa con uscite di peso. A maggior ragione con molte operazioni della scorsa estate che hanno pagamenti dilazionati o che consistono in diritti (e obblighi) di riscatto: incidono ancor prima che il calciomercato apra i cancelli. Insomma, per i colpi alla Maignan sembra proprio che si debba aspettare almeno tre settimane che le nazionali finiscano il proprio percorso all’Europeo. Per i colpi alla Kamenovic qualcosa potrebbe muoversi prima: giovani talenti scoperti in giro per l’Europa o calciatori di nazionali non presenti a Euro 2020. Per il calciomercato da batticuore, serve però ancora un po’ di pazienza.

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