Tutti con Vialli: silenzi e speranze: “Gianluca, preghiamo per te”

Siamo andati nella clinica dove l’ex attaccante è ricoverato. L’amico John Terry: “Continua a lottare”. La madre è tornata in Italia, nei prossimi giorni arriverà volerà la sorella Mila

Dal nostro inviato Andrea Ramazzotti

21 dicembre – londra

Il sole di Londra non riscalda. Né la temperatura atmosferica né i cuori. Soprattutto quelli dei familiari e degli amici di Gianluca Vialli che nella clinica non troppo distante dalla sua casa nella City sta giocando nuovamente la partita più difficile della sua carriera, quella per la vita. Ieri non erano per lui i cori e gli slogan di un gruppo di infermiere e infermieri davanti al cancello d’ingresso: tra le macchine e i pullman che suonano il clacson in segno di solidarietà, hanno sfidato il freddo pungente per chiedere un miglior trattamento economico. Per far sentire la loro voce sono andati avanti quasi dieci ore, con un numero di “sostituzioni” illimitato tra i manifestanti, per far sentir la loro voce.

trasferta lampo

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Non li hanno ascoltati la madre di Gianluca, Maria Teresa, e il fratello Nino che erano già tornati a Cremona dal resto della famiglia, composta dal padre Gianfranco, dalla sorella Mila e dagli altri fratelli Marco e Maffo: la loro è stata una trasferta lampo per far sentire l’amore di tutta la “squadra” che vive in Italia. Nei prossimi giorni, probabilmente alla vigilia di Natale, un volo per Londra lo prenderà Mila, in una sorta di turnover che coinvolgerà tutti i Vialli. Un modo per dimostrare all’ex bomber di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea che al suo fianco non ha solo la moglie Cathryn (che si deve occupare anche delle figlie Olivia e Sofia), ma tutti quelli che gli vogliono bene.

quadro clinico

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Sulle condizioni di salute del capo delegazione azzurra (la scorsa settimana attraverso un comunicato stampa della Federcalcio si è preso una pausa dal ruolo che tutti sperano torni di nuovo a ricoprire) vige il massimo riserbo. Il personale della clinica (che ha tra i suoi luminari il professor David Cunningham) ieri addirittura negava la presenza di Gianluca e si appellava al rispetto più ferreo della privacy: nessuna comunicazione, nessun bollettino medico e accessi all’interno chiaramente controllati a dovere. Niente è filtrato neppure dalle infermiere, impegnate tra cori e cartelli nella loro battaglia sindacale. Alla fine di una giornata con tanta apprensione e zero clima natalizio (a dispetto del grande abete illuminato nel cortile della struttura), c’è il fatto che la mamma e il fratello Nino sono rientrati in Italia.

nuovo ciclo

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Dopo che il brutto male ha rialzato la testa, Vialli si sta sottoponendo a un nuovo ciclo di terapie che lo stanno provando a livello fisico, ma al tempo stesso non ha nessuna voglia di mollare. La sofferenza di questi anni è stata tanta, la tempra è ancora quella del lottatore che pensava di aver sconfitto il tumore al pancreas manifestatosi nel 2017 e “trattato” con diciassette mesi di chemioterapia e un’operazione. Cure che non sono bastate per debellare “quel compagno di viaggio sgradito”, come lo ha definito in più interviste anche per dare una speranza agli altri malati. Aveva paura a cantare vittoria Vialli e purtroppo aveva ragione. La partita per la sua vita ancora una volta l’ex numero 9 la sta giocando mettendoci tutto se stesso, come faceva in campo durante una straordinaria carriera nella quale ha vinto quasi tutto e segnato poco meno di 300 gol tra i diversi club in cui ha giocato — dalla Cremonese alla Sampdoria, dalla Juventus al Chelsea in Inghilterra — e la Nazionale.

vai gianluca

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Ieri a Cremona, Genova e Torino, ma più in generale in tutta Italia, tanti tifosi sono andati alla ricerca di informazioni sulla salute del loro ex idolo, ma anche in Inghilterra la notizia della “battaglia” di Gianluca contro il cancro sta destando un clamore crescente. John Terry, l’ex difensore del Chelsea che proprio Vialli aveva fatto debuttare con la maglia dei Blues, ha riservato un pensiero al suo ex tecnico sui social. “Forza e continua a lottare, Luca. Tutti ti pensiamo, preghiamo per te e ti trasmettiamo il nostro amore e la nostra forza” ha scritto su Twitter. Il regalo più bello di Natale per lui sarebbe ricevere buone notizie sul conto dell’amico, ma non è il solo che in queste ore si augura un progressivo miglioramento del quadro clinico. Anche Gianfranco Zola, che abita a Londra, è idealmente accanto all’amico. La Figc e il “fratello” Mancini intanto mantengono un canale aperto con la famiglia. Sperano e pregano come tutti. Dopo l’addio di Sinisa Mihajlovic, ora tutti tifano perché Gianluca torni a mostrare il suo sorriso sulla panchina azzurra. Sarebbe un Natale più bello.

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