Tutte le novità in casa Samp, a partire da D’Aversa in panchina

Dopo settimane di incertezza e qualche protesta in città, le varie caselle tra dirigenza e panchina iniziano a sistemarsi

Dopo oltre un mese di tentativi, abboccamenti e corteggiamenti serrati con vari allenatori per scegliere l’erede di Claudio Ranieri, la fumata bianca pare davvero vicina. Roberto D’Aversa (legato al Parma da un contratto che scadrà il 30 giugno 2022) è l’allenatore sul quale alla fine la Sampdoria ha puntato per raccogliere l’eredità di Claudio Ranieri. Nelle prossime ore si attende la formale interruzione dell’accordo fra il tecnico e la società gialloblù. A quel punto il club blucerchiato (oggi è previsto un vertice fra il presidente Massimo Ferrero e il diesse Carlo Osti) potrà regolarizzare il rapporto con D’Aversa. Per lui è pronto un biennale da 700 mila euro netti a stagione, in un’operazione che – grazie all’intesa raggiunta con il suo vecchio club – permetterà ai blucerchiati un sostanzioso risparmio sugli emolumenti del tecnico e del suo staff.

LUNGO PERCORSO

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Si chiuderà così un periodo molto complicato per la Sampdoria, che dall’addio di Claudio Ranieri del 22 maggio scorso ha provato invano a percorrere varie piste, senza tuttavia riuscire a portare avanti le trattative che Ferrero in prima persona aveva avviato. Oltre a quelle per Paolo Zanetti e Giovanni Stroppa, la principale aveva come obiettivo Alessio Dionisi, ex tecnico dell’Empoli poi accasatosi al Sassuolo: dopo i primi contatti con l’allenatore, aprendo la strada al suo addio al club toscano, era però poi stata la società emiliana a strappare il sì finale di Dionisi. L’ultimo ballottaggio aveva riguardato invece proprio D’Aversa e l’ex Giampaolo, ma evidentemente sarebbe stato troppo complesso liberare quest’ultimo dall’accordo con il Torino sino al giugno del prossimo anno.

Ciò, nonostante il fatto che Giampaolo avesse allenato la Samp dal 2016 al 2019, maturando dunque una profonda conoscenza di un ambiente atteso ora da probabili cambiamenti importanti. Il mercato estivo dovrà infatti portare nelle casse del club un’iniezione importante di denaro – circa 25 milioni – grazie alle possibili cessioni di Audero, Thorsby, Colley e Damsgaard. Anche in previsione di un possibile addio del portiere, a Corte Lambruschini è già stata esercitata la controopzione per riportare a Genova Wladimiro Falcone, nell’ultimo campionato numero uno del Cosenza.

RINNOVAMENTO INTERNO

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Si annuncia comunque una stagione di grandi novità. Ferrero porterà a Genova la novità del calcio femminile, con la Sampdoria Women iscritta alla prossima Serie A dopo avere rilevato il titolo sportivo del San Gimignano, e del calcio a cinque (Sampdoria Futsal). La responsabilità dell’intero comparto tecnico sarà affidata a Carlo Osti (non più, dunque, soltanto direttore sportivo), che vedrà così ampliati i suoi poteri su tutta l’area sportiva, compreso dunque il settore giovanile che quest’anno ha sognato con la Primavera giunta sino alla semifinale scudetto, persa sabato scorso contro l’Atalanta.

Il nuovo incarico di Osti potrebbe lasciare libero il ruolo di direttore sportivo. E qui, da tempo, è in atto un discorso che riguarda le proprietà di Sampdoria e Genoa per “liberare” Daniele Faggiano (ex diesse rossoblù, a cui è legato da un contratto sino al giugno 2023), ma che Ferrero vorrebbe portare alla Samp. Quando l’incarico di D’Aversa sarà ufficiale, si potrà iniziare a pianificare nei dettagli la nuova stagione, sia sul piano del mercato sia del lavoro estivo per la squadra, che dovrebbe partire alla volta del ritiro di Ponte di Legno intorno alla metà del mese prossimo.

Strada in discesa, insomma? In verità, resta aperta la frattura – che pare ormai insanabile – fra Ferrero e l’ala dura dei sostenitori blucerchiati, che pure negli ultimi tempi non hanno fatto mancare segnali di dissenso contro l’attuale proprietà. Anche in modo originale, con l’acquisto di alcuni spazi pubblicitari per le strade genovesi. Starà ora a D’Aversa, se il matrimonio blucerchiato verrà celebrato, e al suo nuovo gruppo, restituire serenità all’ambiente. Si riparte dal nono posto a quota 52 della passata stagione, ultimo traguardo della gestione-Ranieri: e non è stato, questo, un risultato poi così scontato.

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