Truffò Conte per oltre 30 milioni: arrestato in Indonesia il broker Bochicchio

Messo sotto custodia a Giacarta per riciclaggio internazionale il consulente finanziario che metteva nel mirino vip e stelle del pallone. Era in fuga da mesi, tra le vittime anche i Lippi, Evra ed El Shaarawy

Massimo Bochicchio, il presunto consulente finanziario già accusato di aver truffato tra gli altri l’ex allenatore dell’Inter Antonio Conte per circa 30,6 milioni e altri vip è stato arrestato ieri in Indonesia, a Giacarta, in un’inchiesta della sezione di polizia giudiziaria della Gdf di Milano e dei pm Paolo Filippini e Giovanni Polizzi. L’inchiesta riguarda l’accusa di riciclaggio internazionale. L’ordinanza, firmata dal gip Chiara Valori, era pendente da mesi e Bochicchio era scappato dall’Italia dal luglio 2020. Il broker era indagato per riciclaggio internazionale dalla procura di Milano. Nel decreto del febbraio scorso, firmato dal gip di Milano Chiara Valori, era scattato il sequestro di un immobile di pregio a Cortina, opere d’arte e conti correnti per un valore totale di 10,9 milioni di euro.

Il meccanismo

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L’ordinanza cautelare pendeva da mesi, tanto che, a quanto è stato riferito, gli investigatori cercavano Bochicchio, che lo scorso anno era andato a Dubai, almeno dall’estate dello scorso anno. Nell’inchiesta al broker di origini campane viene contestato di aver riciclato denaro dei suoi clienti. A lui erano stati sequestrati, sempre su ordine del gip Valori, tra le altre cose, un immobile di pregio a Cortina d’Ampezzo (Belluno), un vaso di Picasso e alcune opere di Giacomo Balla e Mario Schifano, foto di Richard Avedon, oltre che un milione di euro sui conti correnti e polizze. Bochicchio dal 2011 in avanti, si legge negli atti, avrebbe “raccolto attraverso le società Kidman Asset Management e Tiber Capital” da lui create, controllate e guidate a Londra (città dove viveva con mogli e figli) “cospicui capitali dei propri clienti”. Soldi che avrebbe dirottato in investimenti “anche in Paesi a ridotta tassazione, massima tutela della riservatezza e bassa collaborazione giudiziaria, come Singapore, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, promettendo alti rendimenti e, in caso di necessità, anche l’assoluta riservatezza (…), omettendo i controlli antiriciclaggio prescritti”.

Quanti vip

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Tra i truffati molti vip del mondo dello sport. Tra i nomi dei suoi clienti (non indagati) figurano pure il calciatore della Roma Stephan El Shaarawy, l’ex terzino della Juve Patrice Evra, Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano nel Regno Unito, Marcello Lippi, ex ct della nazionale campione del mondo nel 2006, e il figlio Davide. Per la presunta truffa a Conte l’indagine è aperta alla Procura di Modena.

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