Troppa Inter per la Lazio: facile 3-0 e finale di Supercoppa col Napoli

Tre reti e due traverse testimoniano il dominio nerazzurro in Arabia Saudita: a segno Thuram, Calhanoglu e Frattesi. Lunedì Inzaghi sfida gli azzurri per il trofeo

Dal nostro inviato Vincenzo D’Angelo

19 gennaio 2024 (modifica alle 22:13) – Riad (Arabia Saudita)

L’uomo di coppa è ancora lì, a giocarsi un titolo. Simone Inzaghi cerca di entrare nella storia e punta alla terza Supercoppa consecutiva sulla panchina dell’Inter: un’ambizione legittima, visto come sta giocando la sua squadra. Lazio maltrattata per 90′, con qualità e intensità. Zero passaggi a vuoto, zero occasioni concesse all’avversario, approccio indemoniato e finale sempre arrembante. Sarri lo aveva detto, le speranze di finale erano ridotte al minimo. Però, forse, neanche lui si aspettava una Lazio così in difficoltà e mai in partita. Finisce 3-0, come era finita ieri Napoli-Fiorentina. E lunedì la finale rispetterà la tradizione del torneo, con in campo i campioni d’Italia e i vincitori della Coppa nazionale.

SOLO INTER

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Sarri rinuncia all’ultimo a Zaccagni, già inserito in distinta: c’è Pedro a chiudere il tridente con Immobile e Felipe Anderson. Ma la partita per gli attaccanti della Lazio è prevalentemente di fatica. L’Inter prende in mano il controllo della gara da subito, macinando gioco e occasioni. E dopo un paio di tiri da fuori alti di Barella e Thuram, il francese (7′) in tuffo di testa viene stoppato da Gila. L’Inter spinge e sfonda al 17′: cross basso di Bastoni, Dimarco di tacco prolunga e Thuram a porta vuota infila il facile tap-in. La Lazio è in balia dell’avversario ma prova ad alleggerire la pressione grazie a un’azione avviata da una bella apertura di Vecino e chiusa proprio con un tiro impreciso dell’uruguaiano. Ma è una goccia biancoceleste in mezzo al mare nerazzurro: Lautaro (33′) impegna da fuori Provedel, Calha due minuti dopo con un tiro-cross sfiora il palo a portiere battuto. Poi, al 36′, l’Inter costruisce l’azione più bella partendo dalla propria area, con tanti tocchi di prima: Mikhi per Dimarco per Thuram, scarico ancora su Dimarco che trova Barella sul secondo palo, che al volo centra la traversa. E prima dell’intervallo Darmian spara alle stelle da buona posizione, mentre Thuram perde l’attimo della battuta a tu per tu con Provedel e poi nella mischia è Romagnoli a salvare la Lazio. L’intervallo blocca il monologo nerazzurro, ma Inzaghi può recriminare: troppo poco il gol di vantaggio per quanto prodotto.

STRARIPANTE

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La ripresa si apre con l’ingenuità di Pedro che manda la Lazio all’inferno: tocco leggero ma falloso su Lautaro in area, l’arbitro – richiamato dal Var – assegna il rigore e con Calhanoglu è sentenza: 2-0 Inter. Si riprende con Luis Alberto e Cataldi per Guendouzi e Rovella nella Lazio, ma con l’Inter a centimetri dal terzo gol: stavolta è Lautaro su assist di Barella a centrare la traversa. Luis Alberto è ispirato, tanto che sembra un sacrilegio averlo lasciato fuori. Immobile viene murato in mezzo all’area, Felipe ci prova da fuori, senza successo. Lampi di Lazio, che prova a reagire. Ma durano poco. Lautaro riapre il tiro a segno nerazzurro, sfiorando ancora il palo. Ma ormai non c’è più gara, i cambi non modificano l’inerzia del match ma regalano all’Inter l’ultimo acuto al 41′: Luis Alberto perde una palla banalissima in mezzo al campo, Sanchez accende Micki, assist per Frattesi che controlla e infila Provedel per la festa nerazzurra. C’è ancora tempo per una bella conclusione dalla distanza di Asllani, che costringe Provedel alla deviazione in tuffo. L’Inter vola in finale, col morale a mille e una condizione fisica straripante. Il tris di Supercoppa non è scontato, ma di sicuro la finale ha una favorita d’obbligo.

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