Trentalange: “Un arbitro donna in Serie A? Non manca tanto”

Il presidente dell’Aia: “Stiamo investendo sugli strumenti perché tutti abbiano le stesse opportunità”. E poi sulla prima giornata: “Non faccio bilanci ma la considero positiva, senza trionfalismi”

“Non ci sarà più tanto da aspettare. Stiamo investendo sugli strumenti perché tutti abbiano le stesse opportunità”: il presidente dell’Aia Alfredo Trentalange apre alla possibilità di vedere un arbitro donna in campo a dirigere una partita di Serie A. “Una ricerca maggiore sulle problematicità che – ha detto l’ex fischietto alla presentazione del nuovo logo dell’associazione – sono principalmente quelle atletiche, con preparatori che conoscano esigenze e stili di allenamento diversi. Vogliamo dare le stesse opportunità.

Gandhi diceva ‘Prima non ti considerano, poi di deridono, poi ti combattono, poi vinci’. Io credo in questo”. In Champions nella scorsa stagione c’è già stato il debutto di un arbitro donna, Stephanie Frappart, che a dicembre è diventata la prima a dirigere una sfida nella massima competizione continentale, dirigendo Juventus-Dinamo Kiev nella fase a gironi.

prima giornata

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Per quanto riguarda la prima giornata “credo sia andata abbastanza bene, dobbiamo pensare che già solo la presenza del pubblico cambia lo scenario. I calciatori devono abituarsi a uno stile diverso, a una relazione diversa con l’ambiente. Stiamo puntando sui giovani, cercando di rinnovare una classe arbitrale che ha dato tantissimo e che ha bisogno di rinnovarsi. Non faccio bilanci sulla prima giornata ma la considero positiva, senza trionfalismi”.

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