Tre punti d’oro per la Dea: Zapata ispira Pessina, lo Young Boys si arrende

Gli svizzeri resistono fino al 68’, quando una gran giocata del colombiano regala il gol-partita al giovane Azzurro

dal nostro inviato Fabio Bianchi

29 settembre – BERGAMO

L’Atalanta in Champions non tradisce mai. Sfrutta la chance, batte lo Young Boys e si porta in testa alla classifica del girone in attesa della trasferta di Manchester. Ma adesso in Inghilterra ci si può andare più sereni. La prima sfida di Champions in casa con il pubblico, finalmente, è stata una festa. Una vittoria strameritata, dopo una partita giocata sempre all’attacco e senza chiudersi nemmeno nei minuti finali quando gli svizzeri, loro sì chiusissimi fino allo svantaggio, hanno tentato il tutto per tutto. Una vittoria sofferta solo nel senso che non si riusciva a sbloccare, spesso le giocate restavano a metà. Ci ha pensato una percussione del toro Zapata che ha servito una palla deliziosa per Pessina che l’ha buttata dentro in scivolata.

SENSO UNICO

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Lo Young Boys non è stato lo spauracchio annunciato. L’Atalanta ha preso subito possesso della partita. Wagner ha schierato la sua squadra in un modo inedito, un 4-3-2-1 stretto, per dare meno punti di riferimento a Gasperini che ha comunque piazzato i suoi centrocampisti sui tre centrali e il terzetto difensivo sugli uomini d’offesa svizzeri. Insomma, è servito a poco il cambiamento. L’Atalanta dopo 5 minuti poteva già essere in vantaggio con Zapata, che dall’area ha angolato male e il portiere ha respinto facile. E dopo sei minuti è andata anche in gol, sugli sviluppi di una punizione di Malinovskyi, con l’autorete di Lauper, ma l’arbitro tedesco Brych, dopo consulto del Var, ha annullato per fuorigioco. A proposito di Lauper, ha commesso anche un fallo netto di mano in area non sanzionato. Ma di questi tempi con gli arbitri non siamo fortunati. Comunque poco prima è arrivata la tegola per l’Atalanta, che ha perso Gosens per infortunio e al suo posto è entrato Maehle. La banda del Gasp ha continuato a spingere, e respingere le ripartenze degli svizzeri dal centrocampo grazie al pressing e ha rischiato una volta sola per troppa foga. Sbilanciato, ha lasciato che Martins Pereira lanciasse il veloce Elia in area che però ha tirato alle stelle. L’occasionissima al tramonto del primo round, con Pessina che da due passi non ha sfruttato la palla rimessa in area da Toloi.

CHE ZAPATA

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Nel secondo round la Dea è entrata ancora più decisa, mentre lo Young Boys stava sempre più rintanato. Al minuto 17 un gran tiro di Zapata è stato respinto da una prodezza di Von Ballmoos (buon portiere, come l’esterno Garcia e il trequartista Elia). Il colombiano, dal punto di vista fisico incontenibile, è stato una spina nel fianco della difesa svizzera e al minuto 23 ha confezionato il pacchetto regalo per Pessina. Poi ha anche sfiorato il raddoppio con una zuccata. Qui si è visto il vero Young Boys, aiutato anche dai cambi di Wagner. Ha rovesciato, gioco forza, la strategia, e si è riversato in massa nel centrocampo nerazzurro. Ma i difensori, come è stato nel primo round, hanno fatto un’ottima guardia e le azioni più pericolose le ha create ancora l’Atalanta con il subentrato Muriel. E’ finita come doveva finire, e adesso la possibile conquista per la terza volta di fila degli ottavi si fa più vicina.

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