Traverse, pali e un super Hernandez: il Milan acciuffa il Parma al 91′

Hernani e Kurtic danno il doppio vantaggio agli emiliani, ma la doppietta di Theo permette ai rossoneri di evitare la sconfitta. In classifica l’Inter si avvicina a -3

Nella giornata in cui le inseguitrici vincono in rimonta, il Milan lancia un messaggio potente: i giovani diavoli non muoiono mai, anche se adesso si fa tutto più complicato. La doppietta di Theo Hernandez, la prima in due stagioni rossonere, non serve a cogliere il nono successo in campionato, ma regala alla capolista un 2-2 che fino al minuto 91 della sfida con il Parma sembrava un mezzo miraggio. Pioli allunga la striscia di imbattibilità a 23 risultati in campionato e il suo Milan resta l’unica squadra senza k.o. nei cinque principali campionati europei dalla ripresa post lockdown a oggi. Il vantaggio su Inter, Napoli e Juve ora si è ridotto, ma questo pari può pesare parecchio in termini di fiducia e convinzione. Il Parma sciupa il doppio vantaggio a San Siro, ed è la seconda volta dopo il 2-2 con l’Inter di ottobre: Liverani può dirsi comunque soddisfatto da quanto messo sul campo dai suoi ragazzi.

Gol e… legni

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Liverani disegna un Parma compatto, con un tridente che punta sulla velocità di Karamoh e di Gervinho e sulla fisicità di Cornelius. Pioli, privo di Kjaer, Ibra e Saelemaekers, ritrova Bennacer in mezzo e consegna le chiavi dell’attacco al trio Castillejo-Brahim-Calhanoglu, con Rebic centravanti. Ma il tecnico del Milan è costretto al primo cambio dopo tre minuti: dopo un contrasto con Cornelius, Gabbia deve uscire per un problema al ginocchio sinistro. Tocca a Kalulu, terzino sulla carta ma centrale all’occorrenza, come mostrato a Praga in coppa. E il 20enne francese, al debutto in Serie A, fa subito i conti con l’imprevedibilità di Gervinho, che al 13’ lo punta, lo porta sul fondo e pesca in mezzo all’area Hernani, ignorato dalla difesa rossonera: è 1-0 Parma. L’esterno ivoriano prova ad approfittare dello smarrimento milanista e al 19’ confeziona un bel cross – stavolta da destra, saltando Romagnoli – per Karamoh, che anticipa tutti ma di testa manda a lato. Gli sprazzi gialloblù finiscono qui, perché il Milan, pur faticando più del solito nella fluidità della manovra, si piazza con insistenza dalle parti di Sepe. Al 23’ i rossoneri trovano il gol – tocco di Castillejo su cross di Theo deviato da Diaz con il tacco – ma la Var annulla per fuorigioco dell’ex Villarreal. Il Parma fa densità e rimane basso davanti alla propria area, i giocolieri di Pioli non trovano varchi per sfondare ma quando passano mettono i brividi a Sepe, come la doppia traversa colpita prima da Brahim Diaz e poi da Calhanoglu nella stessa azione, al 39’: il tiro a giro dello spagnolo colpisce l’incrocio alla sinistra del portiere emiliano, la botta di controbalzo del turco si stampa sul lato opposto della porta. Il conto dei legni rossoneri sale a tre sei minuti dopo, quando la punizione di Calhanoglu colpisce il palo esterno.

Theo thriller

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Nell’intervallo Pioli rimescola le carte nel trio alle spalle di Rebic, alla ricerca di nuovi spunti per sorprendere meglio e soprattutto con più continuità gli uomini di Liverani: fuori Brahim e Castillejo, dentro Leao e Hauge. Calhanoglu ritrova le zolle centrali tanto care, ma la sostanza della sua serata sotto porta sembra non voler cambiare: al 5’ della ripresa centra ancora la traversa, questa volta con un destro potente a pochi passi da Sepe. E il Parma passa ancora, all’11’, e di nuovo grazie a un colpo di testa: questa volta Hernani si traveste da uomo assist, scodellando dalla destra un pallone che Kurtic indirizza nell’angolino dopo un inserimento perfetto. Milan alle corde? Non esattamente, perché due minuti dopo rompe l’incantesimo con Theo Hernandez, che su corner di Calhanoglu sbuca in mezzo alle maglie gialloblù e imbuca di testa il gol dell’1-2. Liverani inserisce Inglese e Cyprien per Cornelius e Karamoh, mentre il Milan paradossalmente finisce per rallentare e incartarsi su se stesso, senza riuscire a sfruttare l’entusiasmo per il gol di Hernandez. A 20’ dalla fine Pioli perde anche Bennacer (guaio muscolare) e chiama in causa Tonali. Proprio da una azione avviata sulla destra dell’ex Brescia nasce una buona occasione per Calhanoglu al 31’, ma Sepe è bravo ad opporsi sul destro potente del turco da fuori. Nulla può, però, il portiere del Parma, sul sinistro rasoterra che Hernandez infila al 91’ dopo una prima respinta del numero uno gialloblù su tiro di Rebic: il Milan pesca il jolly, la prima sconfitta può aspettare.

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