Totti insultato al Mapei, poi apre alla Roma di Mou: “Se mi chiamassero…”

L’ex capitano smentisce di aver detto no ai giallorossi: “Con il rispetto che ho per il tecnico e per i Friedkin, di certo ci siederemmo a parlarne”. Al suo ingresso allo stadio della finale di Coppa Italia (con il figlio) non ha ricevuto da alcuni scalmanati una piacevole accoglienza

Prima l’ingresso movimentato allo stadio, poi un’apertura alla Roma dei Friedkin e di Mourinho. Francesco Totti, ospite a Reggio Emilia della Lega (come ambasciatore) per la finale di Coppa Italia, è stato insultato da alcuni tifosi (sembra della Juventus) che lo hanno riconosciuto mentre era in macchina con il figlio Cristian. Niente di serio, la polizia ha subito riportato la calma, solo qualche attimo concitato per Totti e il suo primogenito di quasi 16 anni che si sono trovati coinvolti mentre erano in auto e contemporaneamente erano in corso tafferugli tra tifosi e forze dell’ordine.

APERTURA

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Arrivato poi senza problemi allo stadio, Totti nell’intervallo è stato ospite della Rai e ha aperto in maniera importante ad un’eventuale chiamata della Roma: “È stato detto che avrei rifiutato una chiamata di Mourinho, ma sono menzogne. Se mi chiamassero, con il rispetto che ho per lui e per i Friedkin, ci siederemmo a parlarne”. Due parole anche sull’amico Buffon che qualcuno ha accostato anche alla Roma: “Se dipendesse da noi continueremmo a giocare. Se gli dovesse arrivare un’offerta allettante si metterà seduto. È tanto che non lo sento, farà la scelta migliore come ha sempre fatto”

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