Totti inaugura… Totti: ecco la “sua” statua di Lego a grandezza naturale

È esposta a Fiumicino ed è fatta con 70 mila mattoncini. È l’ultima opera di Rafael Szymanski, il creatore della più grande mostra mondiale della Lego

Dal nostro inviato Andrea Pugliese

16 maggio – fiumicino (roma)

Una statua ad altezza reale (180 centimetri, in realtà ne manca uno…), costruita in circa tre mesi e con 70mila mattoncini della Lego. È l’ultima opera di Rafael Szymanski, il creatore della più grande mostra mondiale della Lego. E accanto ad altri campioni come Michael Jordan, Navratilova e Lewandoski adesso c’è anche lui, Francesco Totti, festante dopo la vittoria del Mondiale del 2006. “Un’opera molto bella, di cui vado fiero, è uguale a me. Certo i capelli…”, ha detto il capitano giallorosso durante la presentazione al The Wow Side Shopping Centre di Fiumicino. Una presentazione fatta ovviamente di fronte a tanti bambini, oltre 70, quelli della scuola calcio Fiumicino SC26, in un’area dove ci sono tante altre opere come Capitol Hill (27 metri quadri e più di un milione di mattoncini), il Titanic, il Colosseo e molte altre ancora.

Sulla Roma

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Totti, ovviamente, ne ha approfittato anche per parlare della materia che gli sta più a cuore. Il calcio, a partire proprio dalla Roma. “A Leverkusen ci giochiamo il secondo tempo, sarà una partita importante, noi romanisti siamo nati per soffrire. Spero alla fine di poter vedere una finale Roma-Juventus. Le altre italiane? Beh, in tanti non credevano potessero andare così avanti tutte, ora ci auguriamo di portare più squadre possibili nelle finali”. Poi un nuovo ritorno su Mourinho: “Abbiamo uno dei migliori allenatori della storia del calcio, un numero uno al mondo, averlo in casa è importante. Speriamo solo che resti il più a lungo possibile. Chiamarlo per convincerlo a restare qui? In realtà l’ho già fatto…”. E ride, anche se poi aggiunge: “Ma per un’altra cosa…”. Poi Francesco torna sul suo passato, dal gol alla Sampdoria (“Sono annate che nascono storte per tanti motivi, speriamo faccia come il Genoa, tornando subito in Serie A”), ai ricordi del Mondiale (“Attimi che restano per sempre”), fino ad arrivare al futuro: “Mi auguro solo di avere la salute”.

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