Totti e il suo futuro: un ruolo vero o ciao Roma

Roma
Totti e il suo futuro: un ruolo vero o ciao Roma
© ANSA

Pallotta lo vede bene nel marketing della società, lui vuole un posto di primo piano, nell’area tecnica

Sullo stesso argomento

ROMA – E adesso? Adesso è già domani. La Roma è rimasta sorpresa dall’eco mediatica internazionale suscitata dalle prime parole di Monchi su Totti, ricordando che «l’ultima stagione da calciatore» era stata già anticipata dal comunicato che un anno fa ufficializzò il rinnovo del contratto. In più a Trigoria sottolineano che anche gli altri dirigenti, da Baldissoni a Massara, avevano lasciato intendere nelle scorse settimane che si sarebbe andati in questa direzione. Eh già però proprio Francesco Totti, mentre firmava gli autografi dopo il derby, aveva assicurato che la certezza del suo ritiro era stata data «da altri e non da me». Beh, dopo le affermazioni di Monchi ogni ambiguità è venuta meno.

MONCHI: «TOTTI FINISCE QUI»

SCENARIO – Resta da capire cosa farà Totti dal primo luglio. Il presidente Pallotta non lo vede nell’area tecnica, che giudica già abbastanza intasata con la presenza di Monchi, Massara, Balzaretti e il gruppo di osservatori. Nel ruolo di team manager poi (ammesso che a Totti possa interessare) sembra intoccabile Manolo Zubiria, che ha la fiducia della proprietà e parla correntemente quattro lingue. Resterebbe la possibilità di creare una figura ad hoc, quella di supervisore della squadra o di direttore tecnico, una sorta di collante tra giocatori e dirigenti. E in questo senso Totti è stato confortato da Monchi che ha detto di «volerlo accanto per capire cosa sia la Roma. Francesco è la Roma».

TOTTI, IL ROMANZO FANTASTICO

FRIZIONI – Totti dal canto suo sarebbe contento di rimanere a Trigoria, specialmente in caso di addio di Spalletti, se gli venisse conferito un incarico che ritiene congruo, al di là del contratto firmato per sei anni da dirigente. Non accetterebbe invece una posizione puramente rappresentativa, da ambasciatore della società in giro per il mondo, o un lavoro nel settore marketing dove invece Pallotta lo dirotterebbe volentieri, in modo da sfruttarne la straordinaria immagine mondiale. 

Leggi l’articolo completo sull’edizione del Corriere dello Sport-Stadio oggi in edicola

Precedente Calciomercato Inter: caccia al centrale, Marquinhos il top Successivo Calciomercato dalla Francia: «Lacazette, 60 milioni dall'Atletico Madrid»