Toro, urgono forza e qualità in mezzo. Ma prima la società vuole sfoltire

TORINO – Punto primo: alleggerire l’organico. Punto secondo, ma solo eventuale: puntellarlo sulla base delle richieste di Juric. A pochi istanti dal fischio d’inizio di Torino-Lazio, nel pomeriggio di ieri, Vagnati è stato piuttosto perentorio sul mercato granata: «Dobbiamo procedere all’uscita di alcuni elementi e poi, se ci sarà la possibilità di fare ancora qualcosa, la prenderemo in considerazione». Un appunto circa le priorità del club, a meno di due settimane dalla chiusura della sessione estiva, che assomiglia a una risposta a distanza nei confronti del tecnico croato, che il giorno prima in conferenza stampa aveva snocciolato il personale elenco della spesa: «Serve sicuramente un centrocampista fisico e di sostanza, poi un difensore visto che dietro siamo in cinque e, magari, un attaccante per chiudere il discorso». Già, però prima occorre sfoltire. Anche perché, fatalmente, alcuni degli elementi accantonati da Juric coincidono con i detentori degli stipendi più pesanti in rosa. I vari Izzo, Verdi e Zaza, d’altronde, pesano per quasi 6 milioni all’anno. Ma la soluzione ai loro rebus non pare prossima né scontata: Zaza ha ricevuto qualche timido ammiccamento da Arabia e Qatar, Verdi è sempre osservato a distanza dalla Salernitana e l’unica uscita certa si prospetta quella di Segre in direzione Palermo. Qualche possibilità in più, invece, riguardo la cessione di Izzo, unico esubero gravato da un contratto fino al 2024. Perché sul difensore campano, dopo i sondaggi del Valencia, è cresciuto l’interesse dell’Udinese, club con il quale Cairo e Vagnati hanno un canale di comunicazione aperto.

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Il Toro su Makengo

Le recenti chiacchierate con i friulani, infatti, hanno avuto per protagonista principale Makengo, mediano francese le cui caratteristiche collimano con l’identikit del rinforzo invocato da Juric in mezzo al campo. L’operazione è tutto fuorché scontata: l’Udinese non ha la necessità di vendere né molto tempo a disposizione eventualmente per sostituirlo, il Torino non intende investire i 15 milioni sparati come richiesta iniziale da Pozzo. I discorsi però proseguono e non è escluso che, per facilitare una quadra, possa essere incluso nei ragionamenti proprio lo stesso Izzo. Le alternative sondate dal Torino, in ogni caso, non contemplano comunque una spesa al di sotto della doppia cifra: le pretese di Cagliari e Verona rispettivamente per Nandez e Ilic sono infatti importanti, meno quelle dell’Espanyol per Sergi Darder, giocatore però più di tecnica che di muscoli. Le riflessioni sul centrocampista da consegnare a Juric proseguono, insomma, al pari di quelle sul sesto centrale per completare il pacchetto arretrato. L’opzione Omeragic era verosimilmente alternativa a quella per Schuurs, viste le richieste intorno ai 15 milioni dello Zurigo, mentre Hien ha imboccato la via di Verona anziché mettersi in cammino verso Torino. Sulla lista di Vagnati restano evidenziati i nomi di Cistana e di Nikolaou: in un caso il Brescia dovrebbe aprire al prestito con diritto di riscatto, nell’altro lo Spezia smaltire il fastidio per la trattativa Maggiore mai andata in porto. La carne sul fuoco è tanta, anche se al gong della sessione estiva mancano soltanto undici giorni.

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