Toro, Juric conferma Vlasic-Miranchuk-Pellegri: “Bologna, un bell’esame”

Il tecnico, squalificato e domani sostituito in panchina da Paro, vuole dare continuità alla vittoria con il Milan e ritrova oggi l’ex compagno Motta: “Non avrei mai pensato che sarebbe diventato allenatore, era un pazzo scatenato”. E promuove Pellegri: “Può diventare un top assoluto, come Belotti”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

5 novembre – TORINO

Pronti, via. E Ivan Juric regala subito una bella anticipazione sulla formazione di domani: “Quei tre là davanti vanno bene, continueranno anche domani a giocare loro”. Quei tre là davanti sono Vlasic, Miranchuk e Pellegri, già sicuri di rappresentare l’attacco del Toro domani all’ora di pranzo in casa del Bologna. “Stanno facendo cose belle – aggiunge l’allenatore granata, Ivan Juric -, spero che continuino. Anche Radonjic va bene, ma per le sue caratteristiche può andare bene in certe partite”. Domani Juric sarà squalificato, in panchina il Toro sarà guidato dal vice Matteo Paro.

L’ESAME

—  

Anticipazioni di formazione a parte, l’impegno di domani al Dall’Ara avrà un’importanza in più per questo Torino reduce da due pesantissime vittorie consecutive in campionato (Udine e in casa contro il Milan). Juric sta per aprire l’ultima settimana di campionato del 2022: Bologna, Sampdoria in casa, poi Roma contro Mourinho. “Ma questa di Bologna è la partita vera – sottolinea il tecnico – dopo il Milan, dobbiamo dimostrare di ripetere una prestazione simile a quella di domenica notte. Sono davvero curioso di vedere tutto, di verificare se i calciatori saranno emotivamente concentrati come nell’ultima partita. Bologna è un bell’esame, questa è una partita che ci può dare grandi risposte su dove siamo”.

THIAGO SCATENATO

—  

L’incrocio con Thiago Motta è particolare e riporta alla memoria ricordi antichi. Juric e Thiago Motta sono stati, da calciatori, compagni di squadra al Genoa con Gasperini in panchina. “Ma Thiago ha avuto un bagaglio diverso a differenza nostra, perché lui nel diventare allenatore è stato certamente influenzato da Gasperini ma ha avuto anche tanti altri grandi tecnici che mancano a noi (il riferimento è agli allenatori di oggi figli di Gasperini, ndr). A dire la verità, non avrei mai pensato che sarebbe diventato un allenatore, perché Thiago era un pazzo scatenato (sorride, ndr)”. Poi Juric riporta al centro del discorso i ricordi da calciatore: “Lui e Milito mi hanno cambiato la vita: con loro, per la prima volta, ho visto dal vivo giocatori veri. In loro ho visto il top. Vi racconto un aneddoto: Thiago quando arriva al Genoa era infortunato, due mesi dopo Gasperini lo inserisce in un’esercitazione di possesso palla. Appena finisce l’esercitazione, silenzio di tutti: avevamo visto un extraterrestre rispetto a noi che eravamo pure una buona squadra. Lui era tutta un’altra cosa. Al valore tecnico aggiungeva la mentalità: aveva una competitività unica, voleva sempre vincere anche in allenamento”.

PELLEGRI POTENZIALE DA TOP

—  

Il discorso scivola su Pietro Pellegri, e Juric dice la sua. “Pietro oggi è al 10% del suo potenziale, ma ha un potenziale che con il lavoro può diventare un top assoluto. Come il Gallo Belotti dei tempi d’oro. Non è come Diego Milito, ma può arrivare a essere veramente forte. Pietro oggi di destro va bene, ma deve migliorare in tutto: sulla posizione del corpo, sul piede sinistro, sulla gestione delle situazioni. Però il potenziale c’è, anzi c’è un potenziale che altri non hanno, e vale la pena di lavorarci e perdere tempo. Perché se migliora tutte le altre cose, diventa un giocatore fantastico. Adesso lo sta dimostrando un po’: è nel corso di un processo, ha le basi per diventare forte ma forte sul serio”. Berisha torna tra i convocati (risolto il fastidio a un gomito), Sanabria resta in infermeria (noie a un polpaccio), recuperato Ilkhan.

Precedente Toro, vittoria da brividi a Lecce: super Gineitis la decide al 92' Successivo Napoli, altro furto: dopo Kvara anche a Kim rubano l’auto