Toro, è un colpo-salvezza. Belotti segna su rigore, terzo k.o. di fila per l’Udinese

Primo tempo equilibrato, con un paio di occasioni clamorose non sfruttate da entrambe le squadre. Nella ripresa Arslan travolge in area il Gallo, che dal dischetto non perdona. Nicola a +5 sul Cagliari che domani gioca contro l’Inter

Dal nostro inviato Mario Pagliara

10 aprile – UDINE

La felicità del Toro è una rincorsa lunga undici metri. Perché un Belotti glaciale su calcio di rigore regala al Torino un blitz a Udine pesantissimo. I granata danno continuità all’ottimo derby di una settimana fa, ma stavolta la gioia è completa: la squadra di Nicola sbanca la Dacia Arena e, in attesa di Inter-Cagliari di domani, allunga di cinque punti sul terzultimo posto. Troppo sterile la pressione finale dell’Udinese, alla terza sconfitta di fila, e non basta per rimontare un avversario così compatto.

AVVIO BLANDO

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L’insolita serata invernale di Udine blocca le gambe e le idee di Udinese e Torino per una buona mezzora. I granata danno l’impressione di impostare una prima parte della gara conservativa, la squadra di Gotti prova a fare la partita ma riesce raramente ad alzare i giri del motore affidandosi spesso e volentieri alla qualità di De Paul. Non ci sono sorprese nelle formazioni di partenza: il Toro conferma il blocco del derby, con lo spostamento di Verdi da mezzala sinistra a mezzala di destra, l’Udinese prova a far paura con Llorente unica punta di ruolo e Pereyra a supporto tra le linee. La partita ci mette un po’ a salire di tono, e la prima occasione è dell’undici di Nicola quando Sanabria a pochi passi da Musso non aggancia di testa su un cross di Belotti (21’). Alla mezzora Rincon, su assist di Vojvoda, indovina un colpo al volo che non ha fortuna: muore sopra la traversa. In mezzo al campo i friulani però crescono, Rincon fatica a contenere De Paul, Mandragora spesso ci deve mettere più il fisico che la tecnica.

DE PAUL IN CATTEDRA

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L’episodio che può far girare il primo tempo cade al 33’, quando da un’incomprensione tra Milinkovic e Buongiorno nasce una clamorosa palla gol per Molina che spreca il jolly del possibile vantaggio. Nell’ultimo quarto d’ora si accende l’Udinese, trascinata da un De Paul che piano piano sale in cattedra: l’argentino ci prova con un colpo da biliardo (34’) finito di poco a lato, cinque minuti dopo è sua una sventola alta sulla testa di Milinkovic, e al 41’ il portiere serbo deve allungarsi per arrivare su un diagonale ancora di De Paul. Il Toro tutto sommato regge, nonostante pecchi di brillantezza in fase offensiva, ma pochi secondi prima di andare negli spogliatoi un riflesso ancora di Milinkovic sul colpo di testa di Llorente evita il peggio.

CANTA IL GALLO

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In avvio di ripresa l’Udinese mantiene il pallino del gioco, ma gli episodi girano dalla parte del Toro. All’11′ Verdi tenta il break con una fucilata dalla distanza che sbatte sui tabelloni. Al quarto d’ora Verdi scodella una punizione morbida al centro dell’area per Belotti sul quale frana goffamente Arslan: Doveri non ha dubbi e indica il dischetto del rigore, e Belotti non fallisce. Il Gallo spezza così un digiuno che si prolungava dal 6 febbraio (Atalanta-Torino) e sale a dodici centri in campionato. Poco dopo Nicola inserisce Lukic (al posto di Rincon) e Zaza (per Sanabria), Gotti risponde subito con Okaka (per Llorente) e Forestieri (per Arslan). L’Udinese si getta in avanti più con foga, il Toro si trincera e resiste. Nel finale Gotti si sbilancia lanciando nella mischia Ouwejan al posto di Samir. Ma l’occasione del k.o. cade sulla testa di Izzo (35’) che sfiora il raddoppio. Nel finale il muro granata non concede più nulla e al triplice fischio per Nicola l’urlo è liberatorio.

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