È trascorso quasi un anno dallo scorso 3 settembre, dal giorno di quel Torino-Genoa in cui Duvan Zapata esordì con la maglia granata addosso. Quel pomeriggio, gli occhi degli oltre 24.000 tifosi presenti erano rivolti principalmente a lui, al bomber appena arrivato dall’Atalanta che Ivan Juric aveva scelto di lanciare immediatamente da titolare: era evidente che sarebbe stato uno dei trascinatori della squadra, sia in campo che fuori. Il suo ruolo di leader è stato ora certificato da quella fascia da capitano che Paolo Vanoli ha deciso di consegnarli adesso che Alessandro Buongiorno è stato ceduto. È così che domenica sera, quando il Torino scenderà in campo contro il Cosenza per i trentaduesimi di Coppa Italia, gli occhi dei tifosi presenti sugli spalti saranno ancora rivolti principalmente su Zapata, per il suo debutto con la fascia al braccio.
Il Toro punta su Zapata
La società granata ha deciso di puntare sul colombiano senza indugi, respingendo immediatamente ogni possibile tentazione di mercato anche quando, negli scorsi mesi, dal Messico erano arrivati alcuni sondaggi per lui. Urbano Cairo e Davide Vagnati non hanno voluto prendere in considerazione l’ipotesi di una partenza dopo appena un anno del centravanti ed entrambi hanno poi avallato la decisione di Vanoli di nominarlo capitano. Contro il Cosenza il numero 91 granata guiderà l’attacco e andrà alla ricerca della prima rete stagionale. Nel precampionato ha destato buone impressioni e con due gol segnati nelle quattro amichevoli giocate (il primo contro la Cremonese, il secondo contro il Metz) è stato anche il capocannoniere dell’estate granata: un segnale incoraggiante in vista dei prossimi impegni, dove il risultato finale avrà un peso. Ma c’è un altro segnale incoraggiante che è arrivato proprio dall’ultima amichevole estiva e riguarda la buona intesa che Zapata ha dimostrato di avere con il neoacquisto Ché Adams: certo ci vorrà ancora del tempo perché per far in modo che i due si conoscano e imparino a dialogare alla perfezione in campo, ma lo scozzese con il suo dinamismo è sembrato potersi integrare perfettamente con le caratteristiche del colombiano.
L’esordio del nuovo Toro
Se ne è accorto anche Vanoli che, non a caso, sta ora riflettendo sul partner da affiancare dal primo minuto a Zapata: da una parte c’è appunto Adams, dall’altra c’è quell’Antonio Sanabria con cui il neo capitano granata ha spesso giocato insieme anche lo scorso anno e con cui condivide un bel rapporto d’amicizia anche fuori dal campo. Durante le amichevoli estive Sanabria è però apparso un po’ indietro dal punto di vista della condizione fisica e nelle occasioni in cui ha avuto modo di giocare non è mai riuscito a convincere pienamente. Nulla di particolarmente grave, considerato il periodo dell’anno, e il fatto che i tempi per il raggiungimento della miglior forma variano da calciatore a calciatore. Il paraguaiano non è l’unico a non essere apparso particolarmente brillante durante il ritiro di Pinzolo prima e la tournée in Francia, lo stesso discorso vale anche per un altro titolare come Raoul Bellanova, che è uno di quei giocatori da cui ci si aspetta molto, soprattutto dopo la scorsa stagione nella quale è cresciuto molto arrivando anche a conquistare la nazionale. Il match di Coppa Italia sarà per il terzino destro un test importante, come lo sarà anche per la coppia Samuele Ricci e Ivan Ilic, i due uomini di qualità che avrebbero dovuto fare le fortune del centrocampo di Juric e che invece lo scorso anno (in particolare il serbo) non sono riusciti a esprimersi al massimo del loro potenziale: per entrambi questa potrebbe essere la stagione della maturazione, della definitiva consacrazione. Domenica sera ci sarà poi molta curiosità per vedere all’opera Saul Coco, all’esordio ufficiale con la maglia de Torino addosso: sarà lui a guidare la retroguardia granata agendo da centrale nella difesa a tre, nella posizione che l’anno scorso era occupata da Buongiorno. Un’eredità non semplice per il difensore arrivato dal Las Palmas.
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