Torino, Wolfe costa meno ma Gosens è la priorità

Metz, Berlino e Stokeon-Trent. Tre città che messe insieme non riconducono ad alcun significato, ma che per il Toro nella giornata di ieri sono state importanti per ragioni differenti. E per scenari che possono cambiare da un momento all’altro in chiave mercato. In Francia si è messo in mostra Valentino Lazaro: oggi è l’esterno sinistro titolare della corsia granata e ha trovato un bel gol nell’amichevole contro il Metz. I rumors non lo infastidiscono, anzi lo spronano a dare di più, a prendersi una titolarità a dispetto delle tante indiscrezioni che riguardano il suo ruolo al Toro. In Germania, invece, è andata in scena l’amichevole Union Berlino-Lione. Con Robin Gosens titolare e padrone del versante mancino. Non una grande prestazione quella del tedesco (pesa il 4-0 finale in favore dei transalpini), ma nel primo tempo ha salvato un gol praticamente già fatto su una conclusione di Mikautadze. Ciò significa che i tempi per una cessione, pur essendo calcio d’agosto, sono tutt’altro che maturi: l’Union Berlino, prima di prendere Bernardo dal Bochum, continua a pretendere gli stessi soldi di sempre. Dieci milioni di euro, non uno di meno. Per Vagnati l’ex Inter e Atalanta, al quale ha già strappato un ok di massima per un possibile trasferimento sotto la Mole, resta il primo obiettivo. Ma alle cifre che Cairo ritiene congrue: 8 milioni, quelli offerti dal Toroper il giocatore, bastano e avanzano. Peccato, però, che i tedeschi non cedano nemmeno di fronte alla volontà del ragazzo di tornare in Italia. Gosens, dunque, resta in stand-by. Nonostante sia ancora la prima opzione per la fascia sinistra.

Torino, obiettivo esterno

Nel frattempo, però, Vagnati non vuole restare a guardare: l’obiettivo, ormai, è diventato quello di consegnare a Vanoli un esterno per la prima di campionato contro il Milan. Così il Toro ha ripreso i contatti con David Moller Wolfe, anche lui ieri in campo nell’amichevole vinta dall’Az Alkmaar in casa dello Stoke City. Gli olandesi valutano il nazionale norvegese classe 2002 circa 7 milioni di euro. Una quotazione alta, per una pedina reduce da un’ottima stagione in Eredivisie. In nazionale condivide lo spogliatoio con Erling Haaland: può giocare da terzino sinistro di una difesa a quattro oppure come laterale a tutta fascia, idealmente come quinto del 3-5-2 di Vanoli. Al Toro è un profilo che piace perché giovane, in ascesa e soprattutto con un ingaggio decisamente alla portata, visto che attualmente percepisce circa 500 mila euro netti all’anno (contratto con scadenza 2028). Wolfe è molto stimato in casa Az, che vorrebbe cercare di trattenerlo almeno un altro anno. Tuttodipenderà, però, dalla proposta che il Toro avanzerà se dovesse tramontare la pista Gosens. Intanto, sul fronte delle uscite, non si muove foglia per quanto concerne Ivan Ilic: di nuovo titolare anche contro il Metz, lo Zenit ha bloccato l’operazione e Vanoli continua ad insistere sul giocatore. Oggi la permanenza al Filadelfia è la strada decisamente più percorribile. Quasi tramontata, in entrata, l’opzione Albian Hajdari per la difesa: schierato dal primo minuto dal Lugano nella sfida di campionato contro il Servette, gli svizzeri hanno bloccato ogni trattativa. Anche quella con l’Augsburg, che sembrava ben avviata. In compenso, per il Toro, resta viva la candidatura di Matija Nastasic, attualmente svincolato dopo due buone annate al Maiorca.

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