Torino, sono tre punti d’oro: Vojvoda spedisce il Parma in B

Nella ripresa una rete dell’esterno del Kosovo regala una vittoria fondamentale ai granata

La missione è compiuta: soffrendo e rincorrendo, sbuffando ma alla fine sorridendo. Il Toro batte uno a zero il Parma, stacca con decisione il Benevento e firma il controsorpasso sul Cagliari. Dopo un’ora di gioco dominata dalla paura, è di Vojvoda il gol che spinge i granata verso un 4 maggio di serenità, il giorno dedicato alla memoria del Grande Torino. Semplicemente fantastico Ansaldi: inventa, cuce, rincorre e sprinta, prende una traversa, suo tre quarti del gol di Vojvoda. A 34 anni e mezzo dovrebbero clonarlo. Vittoria pesantissima per i granata, gli emiliani scivolano ormai inesorabilmente verso la Serie B.

DOMINA LA PAURA

—  

La paura fa prigioniero il Toro, il Parma gioca sulle ali della leggerezza. Va avanti questo copione almeno fino all’ora di gioco, e il risultato a metà del cammino è di una gara bloccata e nervosa. Certamente si fanno più apprezzare gli emiliani, a metà della serata soprattutto i granata non riescono a sciogliersi. Chiamati, anzi obbligati, a fare una partita di aggressività e pressione, e invece troppo timorosi e a tratti addirittura timidi per una serata dal peso specifico così elevato. Perché quando su undici giocatori gli unici a essere costantemente dentro la partita sono Izzo e Ansaldi e quando Baselli e Lukic (il motore del centrocampo) fanno scena muta, significa che l’importanza della serata blocca le gambe e offusca le idee. Il Parma perde subito per infortunio il suo regista, Brugman (32’), ma gioca ordinato, sì senza particolari acuti ma almeno tiene la scena per metà partita. Così la grande occasione, nel primo tempo, della squadra di D’Aversa cade sulla testa di Cornelius (23’) che spaventa Sirigu senza inquadrare lo specchio. Il Toro, invece, si affaccia dalle parti di Sepe prima con una spizzicata di Sanabria (14’, su splendido traversone di Ansaldi: fuori), e poi ha la sua migliore occasione con un sinistro di Ansaldi sulla traversa. Due iniziative individuali. All’intervallo, partita bloccata.

ELETTROCHOC ANSALDI

—  

Quando si ricomincia, la partita cresce di agonismo, ma prevale spesso la giocata nervosa. Insomma, si trasforma nella più classica delle partite da spareggio di fine stagione. Dopo dieci minuti Sepe combina un pasticcio sul quale però prima Sanabria poi Belotti non graffiano. Se l’intensità non aumenta e se, ovviamente, non è serata da spettacolo, Cristian Ansaldi invece continua a essere l’uomo in più del Toro. Come nelle due circostanze del primo tempo, al 18’ è lui a spaccare la partita in due, quando sfonda sulla sinistra che è una bellezza, mette a sedere un difensore e serve un assist al bacio per Vojvoda. Il kosovaro solo davanti alla porta spinge in rete il tap in che proprio non si può sbagliare: è il suo primo acuto in Serie A. Ansaldi è l’elettrochoc del Toro.

GALLO AL PALO

—  

Il vantaggio di Vojvoda riempie di coraggio i granata, naturalmente è una mazzata per gli emiliani. Alla mezz’ora, una giocata in solitaria di Belotti dal limite dell’area si stampa sul palo. Lo stesso Gallo al quale pochi minuti prima era stato annullato un gol per fuorigioco. Nel finale due belle giocate, di Vojvoda e di Zaza, meriterebbero di più. Ma va bene così: il Toro fa festa, e comincia a vedere l’obiettivo sempre più vicino. Sono tre punti d’oro.

Precedente Lukaku: "Conte, per te lotterò fino alla morte. Apriamo un ciclo con l'Inter" Successivo Milan, rabbia Calhanoglu per le troppe critiche: il post polemico sui social