Perr Schuurs è stato operato. Ma la buona notizia, nel mare delle complicazioni vissute dall’olandese dopo l’infortunio capitatogli nel mese di ottobre, c’è. Sembra un paradosso, ma c’è davvero: non si è trattato, infatti, di un nuovo intervento di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio sinistro uscito malconcio dalla sfida contro l’Inter. Non era la soluzione che si augurava di adottare il Toro, che ha messo a disposizione uomini e risorse per supportare il giocatore in qualsiasi momento. Non era l’opzione che il centrale difensivo aveva preso in considerazione, neppure dopo lo sconforto delle ultime settimane. Non era, in generale, la strada che tutte le parti si auguravano di percorrere, sebbene la scelta finale sarebbe stata fatta solo ed esclusivamente per il bene di Schuurs, che ieri ha preso fiato ed è tornato sotto i ferri per un intervento di pulizia del ginocchio. Un intervento abituale, per coloro i quali si imbattono in un recupero più ostico del previsto. Il ginocchio sinistro, infatti, continuava a fare male, non permettendo una riabilitazione senza patemi.
Un passo indietro per andare avanti
Allora, per evitare di fare continuamente due passi avanti e tre indietro, Schuurs ne ha fatto uno indietro ieri per recuperare più terreno possibile sulla data del rientro. I tempi, però, rimangono estremamente incerti. E restano lunghi. Perr, al momento, è da considerare il “nuovo” acquisto del 2025. Poi tutto dipenderà dalle risposte del ginocchio giorno dopo giorno. Difficile, infatti, ipotizzare un rientro rapido anche con l’intervento in artroscopia, che però non potrà che portare benefici al giocatore, che nel giro di due-tre giorni riprenderà regolarmente le sedute personalizzate al Filadelfia. Di fatto, come se non avesse mai staccato la spina. Bisognerà procedere comunque con pazienza, dopo l’intervento in artroscopia eseguito alla Fortius Clinic di Londra dal dottor Andy Williams, alla presenza del responsabile sanitario granata, Daniele Mozzone.
Uno spiraglio di luce in fondo al tunnel
Schuurs compirà 25 anni a novembre e vive un momento chiave della propria carriera. L’umore, ovviamente, non può essere dei migliori: nemmeno la grande Olimpiade disputata dalla sorella Demi, che oggi scenderà in campo per vincere la medaglia di bronzo nel doppio misto, può attenuare lo sconforto di questo periodo. Ma Perr ha forza mentale in abbondanza per uscire dal tunnel nel più breve tempo possibile. Le complicazioni dell’ultimo periodo, in ogni caso, non lo hanno portato ad azzerare il conto alla rovescia per il ritorno in campo. Già, perché il consulto di Londra serviva al Toro per scongiurare un nuovo intervento identico a quello effettuato a Bologna dal professor Zaffagnini a fine ottobre. Questo è l’aspetto chiave della tappa londinese: per questo motivo, nonostante l’operazione in artroscopia, Schuurs torna a Torino più sereno e tranquillo rispetto a come era partito. Sa che il percorso sarà complesso, ma così ha risolto un intoppo che rischiava di complicare ulteriormente la fisioterapia svolta in questi mesi con pochi passi in avanti. Società, allenatore, squadra e tifosi non aspettano altro che rivederlo in campo.
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