Torino-Roma, le pagelle: Dybala freddo, Buongiorno-Sanabria flop

Milinkovic Savic 6 Ad inizio ripresa, pressato da Dybala, non esce su un appoggio di Rodriguez e per poco non combina un guaio. Ha prolungato il contratto, ma non deve sentirsi sicuro del posto anche se quest’anno dietro di lui c’è il vuoto.

Gravillon 5.5 Non spinge e difende male. L’impressione è che non abbia ancora capito i movimenti che gli chiede Juric perché spesso si fa trovare fuori posizione. Si impegna anche sotto l’aspetto della corsa, ma questo non basta per considerarlo importante in prospettiva futura. Sicuramente va rivisto, c’è tempo per valutarlo meglio. Djidji (17’ st) 6 il suo ingresso non cambia il match e del resto lui è un difensore. Però fa bene, come spesso gli succede.

Schuurs 5.5 Comincia nel peggiore dei modi provocando il rigore con un fallo di mano e poi si riprende un po’, ma solo un po’. Rispetto ad altre partite si spinge in avanti poco. Anche per l’olandese non è stata una giornata da ricordare. Da uno come lui, oramai, ci si aspetta sempre il meglio. Ammonito: salterà la Salernitana per squalifica.

Buongiorno 5 Sbaglia l’appoggio in occasione del rigore giallorosso. Grave errore. E non si riprende più: spreca tanti palloni, chiude male, si fa sorprendere spesso dall’avversario che sbuca dalla sua parte. Karamoh (34’ st) ng Vivacizza un po’ il gioco e forse poteva entrare un po’ prima.

Belotti e Juric, colloquio fitto prima di Torino-Roma

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Belotti e Juric, colloquio fitto prima di Torino-Roma

Singo 6 Cento presenze nel Toro: complimenti. Primo tempo da dimenticare, ripresa a tutto gas. Alla fine è risultato uno dei migliori dei suoi. Il giocatore è in netta ripresa e sembra avviato verso la condizione migliore. Meglio tardi che mai, no?

Ricci 6 Come si muove bene. Bello, elegante nella corsa, sempre a testa alta e in ogni zona del campo. Ma stavolta non incide, dopo una partenza promettente si spegna un po’. Non cattura palloni e quei pochi che gli capitano tra i piedi non sempre riesce a sfruttarli come faceva poco tempo fa. Comunque per i compagni resta sempre un punto di riferimento. Vlasic (17’ st) 5 Entra e non incide. Sbaglia alcune giocate semplici, non salta l’avversario come di solito fa. Evidentemente la panchina iniziale lo ha infastidito sotto l’aspetto psicologico e non è riuscito ad entrare in partita.

Gineitis 6 Ha toccato tanti palloni, molti bene qualcuno male. Juric lo ha ributtato nella mischia in una partita importante e complicata e il ragazzo non ha deluso. Del resto è l’unico mancino puro dell’intera rosa e la sua zona la copre bene. Poi è uno che lotta e, agonisticamente parlando, si fa rispettare.

Rodriguez 6 Un tiro da 40 metri al volo esce fuori di un niente. Un lampo, bellissimo. Poi come al solito cerca di portare avanti i compagni, lui stesso si spinge spesso all’attacco ed è suo l’assist per Miranchuk che di testa fa gridare al gol.

Torino-Roma 0-1: decide un rigore di Dybala, giallorossi terzi

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Miranchuk 5.5 In evidenza solo per un colpo di testa che il portiere giallorosso neutralizza con un miracolo, poi poco o niente. Probabilmente non è in grande forma dopo l’infortunio, doveva essere il giocatore in grado di inventare qualcosa di importante e invece ha “giocato” nascosto, senza prendere iniziative.

Radonjic 6 Qualche spunto interessante lo ha anche prodotto, ma non ha mai spaccato la partita. I giocatori della Roma lo hanno ingabbiato e lui ha patito la doppia marcatura. Lazaro (34’ st) ng Entra troppo tardi e non ha il tempo di scaldare il motore.

Sanabria 5 Partita insipida sotto tutti i punti di vista. Oltre a non segnare (va detto che non ha ricevuto neppure un pallone giocabile) non riesce neppure ad aprire varchi. Pellegri (17’ st) 6 Sua la conclusione più pericolosa del Toro a due minuti dalla fine. Si gira e calcia bene, palla che esce di poco.

All. Juric 5 Il Toro stavolta non ha giocato bene e forse alcune scelte iniziali non sono state azzeccate. Certo che ora la classifica piange, i granata sono all’undicesimo posto. Non è quello che si aspettavano i tifosi

Notte fonda sul Toro: limiti di qualità, ma mai un cambio di modulo

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