Torino-Inter, la moviola: Fabbri corretto ma dimentica un cartellino

È solo da ammonizione il fallo commesso al 13’ st da Singo su Barella. L’interpretazione di Fabbri è corretta, perché, nonostante il difendente del Torino sia l’ultimo, il giocatore dell’Inter non è in pieno possesso del pallone che oltretutto stava andando verso l’esterno del campo. Non è DOGSO e sono così giusti il calcio di punizione diretto e il cartellino giallo.  

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Cartellini, manca il giallo a Barella

Di ammonizioni, oltre a quelle corrette per Calhanoglu al 5’ st e Gosens al 23’ st, ne manca una a Barella, reo di aver commesso un fallo imprudente su Miranchuk. L’arbitro aveva concesso il vantaggio, ma alla prima interruzione avrebbe dovuto sanzionarlo. Poco prima, al 30’ st, il Torino aveva reclamato un calcio di rigore per un contatto tra Brozovic e Ilic, avvenuto però fuori area. Poteva starci il fallo che Fabbri non ha fischiato, ma non sarebbe stato rigore.  
Nel primo tempo Fabbri era rimasto in controllo della partita senza dover ricorrere a sanzioni disciplinari. L’intensità degli interventi non aveva reso necessario l’uso di cartellini né da una parte, né dall’altra nei 6 falli (4 commessi dall’Inter e 2 dal Torino) individuati nella prima metà di partita. 

VAR: Chiffi 6

Nulla da segnalare. 


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