Il portiere granata guida gli inglesi contro la Spagna dell’ex bianconerotwitta
TORINO – Southgate va verso il posto fisso, la Spagna arriva con diversi acciaccati (Piqué, Alba, Costa, Busquets e Iniesta) e ci sono ancora biglietti a disposizione al prezzo di 20 sterline per l’amichevole di lusso di domani sera a Wembley. Nonostante questo, per le due nazionali rappresenta un bel test di fine anno, prima di riprendere la strada delle qualificazioni mondiali a marzo. Per i Tre Leoni, gli avversari di domani rievocano bei ricordi, visto che l’1-0 firmato Lampard 5 anni fa con ancora Fabio Capello ct, rimane l’ultimo gol segnato in 5 precedenti e soprattutto l’ultimo grande risultato per una nazionale che, da allora, ha vinto appena 2 gare su 11 in tornei internazionali, tornando con le ossa rotte da Kiev, San Paolo e Nizza. Vero anche che negli ultimi 12 mesi, gli inglesi hanno battuto squadre d’alto rango (Francia, Germania, Portogallo e Galles), ma rimediato figuracce o perso punti contro avversari più abbordabili (Islanda, Slovenia, Slovacchia e Russia). Delle ultime 8 a scendere in campo a Wembley peraltro ha segnato solo l’Olanda. Affrontare la Spagna che tanto hanno cercato di copiare a St George’s Park insomma potrebbe essere un’iniezione di autostima.
L’Inghilterra in questi giorni è rimasta a Londra e si sta allenando al centro sportivo del Tottenham, tanto che Southgate ha ritenuto opportuno restituire a Pochettino Harry Kane in vista del derby di sabato con il West Ham (un infortunio alla caviglia l’ha tenuto fuori per gran parte della stagione ed era appena tornato contro l’Arsenal). In casa Spagna invece, Morata ieri è partito con il gruppo (solo una botta contro la Macedonia) voglioso di sfidare Hart. La squadra svolgerà la rifinitura in serata. «Ho tanta voglia di Wembley e di giocarci una partita importante» ha detto Callejon, mentre per Carvajal «non sarà un’amichevole».
