L’esterno granata: «Se avessimo resistito un po’ dopo il mio gol, magari la partita prendeva una piega differente. Brutto il nostro primo tempo»twitta
BERGAMO – Iago Falque ha lo sguardo da Calimero quando si presenta nel dopo gara per offrire la sua fotografia di una sconfitta che lascia litri di amaro in bocca. Nella sua, poi, autore del primo gol con la maglia del Toro, ma inutile, il gusto è ancora più sgradevole perché la gioia della punizione trasformata in rete non solo non è servita a portare a casa punti, ma è durata poco più di un minuto, giusto il tempo di vedere un cambio di fronte e la papera di Hart sul calcio d’angolo per il pari pressochè immediato. Dunque è più che comprensibile il suo umore sotto le scarpe che ha fatto fumare nei 90 minuti in cui si è impegnato come un matto. Umile e grintoso sia nella fase di spinta sia in copertura, sia con il 4-3-3 che con il 4-4-2, lo spagnolo arrivato in prestito dalla Roma nella doppia operazione con Ljajic, si sta confermando come un giocatore di qualità, in grado di dare spessore e peso specifico importante alla manovra offensiva anche se, giocoforza, non ha ancora potuto oliare i meccanismi di un tridente che in tre gare ha sempre cambiato interpreti per infortuni e acciacchi vari.
SCONFITTA SEVERA – Per Iago Falque la sconfitta è un po’ troppo severa, «per quello che si è visto in campo sarebbe stato più giusto un pareggio anche se l’Atalanta ha fatto la propria partita senza rubare nulla». Già, proprio così, ma il Torino ha offerto la sensazione di poter giocare molto meglio. «In effetti noi non abbiamo fatto un bel primo tempo mentre nella ripresa siamo riusciti a dare più continuità alle nostre giocate. Chiaro che il grande rammarico è quello di non essere riusciti a gestire il vantaggio».
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