Torino, che poker! Sanabria, Bremer, Pobega e Lukic infilzano la Salernitana

L’attaccante paraguaiano porta in vantaggio nel primo tempo la squadra di Juric che poi dilaga nella ripresa. Ecco i primi tre punti per i granata

dal nostro inviato Mairo Pagliara

12 settembre – Torino

Il Toro brinda alla prima vittoria della gestione Juric: sblocca un gol allo scadere del primo tempo di Sanabria, poi dilaga con Bremer, Pobega e Lukic nella ripresa. Ma soprattutto due assist e l’ennesimo pomeriggio da migliore in campo di Ansaldi travolgono per 4-0 la Salernitana. La squadra di Castori tracolla nel finale, ma per ottanta minuti lascia una discreta sensazione e paga anche un pizzico di sfortuna (come sul palo di Di Tacchio sullo 0-0) oltre che di inesperienza. Il Toro non fallisce l’appuntamento da non sbagliare: ci sono ancora aspetti da perfezionare sul piano del gioco, ma questi primi punti della stagione, conditi da una goleada, saranno sicuramente un generatore di entusiasmo e autostima per il futuro.

ANSALDI ETERNO

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Basterebbe rivedere il primo tempo dell’Olimpico per capire come mai un prossimo trentacinquenne (taglierà il traguardo il 20 settembre) riesce ancora a segnare differenze nel nostro campionato. Cristian Ansaldi è il manifesto di un talento che non tramonta mai, la fonte di gioco (l’unica per 45 minuti abbondanti) di un Toro che si aggrappa al suo calciatore di maggiore classe per colpire una Salernitana che, arrivati a metà gara, fa tatticamente letteralmente un figurone. Ansaldi è l’uomo che taglia, cuce, disegna assist, crea le uniche occasioni pericolose della prima ora della squadra di Juric e, non certamente a caso, dal suo sinistro nasce la pennellata per la testa di Sanabria quando scocca esattamente il 45’.

DI TACCHIO AL PALO

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Poche novità, ancora meno sussulti, nell’undici iniziali. Juric smentisce le indicazioni della vigilia e lascia quasi tutti i suoi tanti nuovi arrivi in panchina: l’unico che lancia subito nella mischia è il giovane difensore Zima. Castori conferma la coppia Bonazzoli-Simy, come previsto Ribery bagna la sua prima da tesserato della Salernitana partendo dalla panchina. Domenica estiva e di difficoltà per il Toro, imbrigliato nell’ottima struttura tattica che la Salernitana riesce a costruire in avvio. Il primo spunto è di Sanabria (9’), stoppato da Ruggeri. Intorno al 20’ Ansaldi inizia ad illuminare il pomeriggio torinese: il primo assist è per Singo, sul quale la Salernitana riesce a salvarsi in angolo. Due minuti dopo torre di Sanabria, uno spento Pjaca non aggancia a pochi passi da Belec. Il Toro sembra viaggiare più sull’onda degli episodi, Lukic e Linetty spesso boccheggiano, mentre i campani non danno mai l’impressione di uscire dalla partita, anzi a tratti la controllano. Al 37’ per un soffio Milinkovic non combina una frittata, sull’angolo che poi ne nasce il colpo di testa di Di Tacchio si stampa sul palo. E’ la più ghiotta occasione del primo tempo prima degli ultimi due minuti che precedono l’intervallo quando Singo (44’) in tuffo sfiora il gol di testa e sessanta secondi dopo Sanabria anticipa Gagliolo e fa esplodere l’Olimpico.

SVETTA BREMER

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A inizio ripresa, Castori ricorre alle forze fresche dalla panchina: dentro Djuric per un evanescente Simy, Lassana Coulibaly per uno stanchissimo Obi. Il Toro prova a sfoggiare un po’di palleggio, ma la Salernitana resta dentro la partita e poco prima del quarto d’ora sfiora il pari proprio con il neo entrato Djuric (nell’occasione incerto Milinkovic: la palla sfiora il palo). Juric capisce che deve cambiare qualcosa e all’ora di gioco dà fiducia a Buongiorno, tirando fuori Rodriguez. A spianare la strada, ci pensa Gleison Bremer al ventunesimo del secondo tempo: a scodellare l’assist al centro dell’area su punizione è ancora Ansaldi, di testa il difensore brasiliano timbra e porta il Toro sul 2-0. Incassato il secondo gol, Castori si gioca la carta più attesa facendo debuttare Ribery con la Salernitana al posto di un nervoso Gyomber, passando al 4-3-1-2. Nel finale nel Toro c’è spazio per i nuovi arrivati Pobega (per Linetty) e Praet (per Pjaca), e per Aina al posto di uno stremato uscito a causa dei crampi. E quando la partita è ormai finita, Pobega bagna il debutto piazzando il tris e nel recupero Lukic cala anche il poker del Toro.

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