Torino, Cairo: «Belotti a 80 milioni non lo vendo»

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Torino, Cairo: «Belotti a 80 milioni non lo vendo»
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Il presidente granata: «Gli arbitri italiani sono i migliori, ma nel caso di Acquah hanno sbagliato e rovinato la partita»

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MILANO – Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ospite della “Domenica Sportiva” è tornato sull’episodio che ha contraddistinto in maniera negativa il derby con la Roma: «Gli arbitri italiani sono molto bravi, a volte guardo gli arbitri di Premier e sembrano quelli da partite scapoli contro ammogliati. Nel caso di Acquah hanno sbagliato. La Juve ha avuto molte occasioni giocando metà della partita con un uomo in più. La Juve ha creato di più, ma ha vuto l’uomo in più per metà partita e contro la Juve l’uomo in meno lo senti. Nel caso di Acquah è stato veramente un eccesso, non c’erano entrambe le ammonizioni. E’ un peccato che abbia rovinato la partita quest’episodio. Noi anche in dieci abbiamo fatto vedere delle belle cose».

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GRANDE PARTITA, MIHA CORRETTO – «Abbiamo fatto una grande partita, sono molto orgoglioso della squadra, abbiamo giocato con spregiudicatezza in uno stadio dove la Juventus vinceva da 33 partite consecutive. Di solito perdevamo, questa volta abbiamo pareggiato, magari la prossima volta vinceremo. – e su MihajlovicHo visto Mihajlovic, ha avuto una reazione istintiva e immediata. E’ una persona molto corretta capace anche di ammettere il proprio errore. La sua reazione era legata a qualcosa di troppo ingiusto».

BELOTTI A 80 NON LO VENDO«Belotti ha fatto 27/28 gol, è un giocatore molto importante, un ragazzo straordiario. Oltre a essere un grande centravanti è anche un ragazzo molto umile. Quando Sky gli ha chiesto di fare “I signori del calcio” ha rifiutato perché a 23 anni pensava di non aver fatto ancora nulla. Io spero che rimanga almeno ancora un anno con noi. A 80 non lo vendo, la clausola è da 100 milioni. Io spero che non arrivi nessuno con 100 milioni, anche se molti non mi credono».

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TOTTI, DEVE RENDERSI CONTO DELLA REALTA’«Totti lo considero un campione straordinario, mi è anche simpatico. Però c’è un momento in cui bisogna rendersi conto della realtà e fare un’altra cosa. Adesso ha 40 anni, sono tanti, e penso sia il momento di fare un’altra cosa, ne ha tutte le possibilità. L’anno scorso quando entrò e fece due gol, nonostante la sconfitta, mi dispiacque meno per i gol di Totti»

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