Top & Flop olimpici a Tokyo si è visto di tutto, rassegna di trionfi e fallimenti da Marcell Jacobs a Simone Biles

Top & Flop. Le Olimpiadi di Tokyo ci hanno regalato tutte le cinque emozioni: gioia, paura, tristezza, rabbia, disgusto.  Certo, in misura diversa, quote di esperienze emotive molto diverse tra loro. Le raggruppiamo in due blocchi. Soggettivi.

TOP – L’emozione del record di medaglie dell’Italia  – primi in Europa – è stata enorme, memorabile. Ma quei dodici minuti di Jacobs-Tamberi che, con i due ori , in rapida sequenza, sono andati oltre i nostri sogni ci hanno tuffato nel deliquio.

Come l’urlo di Tardelli ai Momdiali dell’82. Tamberi che aspetta  in pista Marcellone per festeggiare un doppio, incredibile oro, è una immagine da coccolone. Non la dimenticheremo più. Come non dimenticheremo la quinta finale della Pellegrini, il rabbioso sprint di Tortu nella staffetta 4×100 ( fregati ancora gli inglesi ), ciclone Ganna. Tutti atleti da dieci e lode.

A cui vanno aggiunti gli ori pazzeschi di Vito Dell’Aquila ( Taekwondo ), di Valentina Rodini e la compagna Cesarini ( canottaggio ), del duo  Tita-Banti ( vela ), Stano e la Palmisano ( marcia 20 km ), del “gorilla d’Avola“  Gigi Busà (karatè).

E i top degli altri ? Sei nomi su tutti : Emma  McKeon, sette medaglie in vasca, di cui 4 d’oro (record assoluto  per Tokyo 2020 ). E poi, naturalmente, Caeleb Dressel, cinque ori alla Phelps; Alliyson Felix, la mammina volante. Kevin Durant  ( 208 cm. ) che ha portato gli Usa all’oro; Eliud  Kipchoge, il nuovo Bikila; Andrew Hoy, cavaliere australiano, che a 62 anni e già sette Olimpiadi nel palmares, è venuto a Tokyo a dimostrare che è sempre  quello di Barcellona ‘92. Cioè da podio.

FLOP – Da rivededere le nostre squadre di basket, volley, scherma e ciclismo su strada. Paola Egonu ha avuto una resa inattesa. Ma ingenerose  e pesanti sono state le critiche .

Tre i grandi flop che hanno sorpreso tutti : sua maestà Djokovic, serbo di Belgrado che a Tokyo ha pagato le fatiche di Wimbledon e la scelta di disputare il doppio misto (battuto in semifinale). Il gigante del tatami Teddy Riner, una leggenda  (oro a  Londra e Pechino, 10 ori ai Mondiali, 6 Gran Slam) è stato steso  in 125 secondi, al primo ostacolo,  dall’austriaco  Hegyl.

Infine Simone Biles ( 19 ori e 25 medaglie totali ), la ginnasta più decorata  del pianeta.  È la sola ad aver vinto 5 Mondiali, A Tokyo i demoni sono entrati nella sua testa (così ha detto)e  se n’è andata. Dopo un volteggio sbagliato. Così fanno gli dei quando cadono. Ma poi si è pentita: troppo presto per cadere.

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