Top & Flop Mondiali: Scaloni se lo merita

Il meglio e il peggio del Mondiale, giornata dopo giornata, fino al termine dei gironi di qualificazione. Si tratta di un commento… pagellato con queste voci: il miglior giocatore, il peggiore, il ct, la sorpresa, la delusione.

Miglior giocatore: Szczesny

A Varsavia lo faranno santo. Secondo rigore parato in tre partite di un Mondiale, stavolta a Leo Messi, poi altri interventi decisivi anche in questa partita, compreso un mezzo rigore in movimento dello stesso Messi. Se la Polonia ha preso solo due gol e se arriva agli ottavi grazie alla differenza-reti non lo deve a Lewandowski, uno dei primi tre centravanti d’Europa, ma a Szczesny. Una segnalazione va anche al tunisino Aissa Laidouni, centrocampista centrale del Fenerbahce, ieri uno dei protagonisti della vittoria della sua nazionale sui campioni del mondo della Francia.

Peggior giocatore: Coman

Non era la vera Francia, anzi, possiamo definirla serenamente la Francia 2, ma da un giocatore del suo livello, della sua esperienza e della sua qualità c’era da aspettarsi molto di più. Coman è considerato da Deschamps qualcosa più di una riserva, lo aveva fatto entrare sia con l’Australia che con la Danimarca sempre al posto di Dembelé. Per il ct era una risorsa, ma ieri l’attaccante del Bayern ha tradito. Ha avuto una palla buona e l’ha sciupata malamente, poi è rimasto sempre ai margini della partita, quasi come se ne fosse disinteressato.

Il ct: Scaloni

Il suo Mondiale era iniziato malissimo, la Seleccion sconfitta al debutto dall’Arabia Saudita. Certo, è stato un girone strano, l’Arabia che aveva battuto l’Argentina ha perso contro il Messico che era stato sconfitto dall’albiceleste, un girone che sembrava…quieto si è trasformato per Scaloni in un inferno. La sua bravura è stata quella di riportare calma e lucidità nell’Argentina dopo la prima sconfitta. Messi ha fatto il resto con il Messico, Alvarez ha finito l’opera con la Polonia. Scaloni sbarca meritatamente agli ottavi.

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La sorpresa: Australia

Sembrava un girone scontato, prima Francia, seconda Danimarca, alle altre due le briciole. Invece l’Australia ha fatto il colpaccio. Al debutto ha messo paura alla Francia, prima che i Bleus si scatenassero in una rimonta (da 1-0 a 1-4), alla seconda ha battuto la Tunisia facendo il passo decisivo verso la qualificazione. Per passare il turno sarebbe stato sufficiente non perdere contro la Danimarca e invece ha fatto di più, ha vinto. Chiude il girone con gli stessi 6 punti della Francia e arriva seconda solo per differenza-reti. Per la seconda volta, nella sua storia, ha superato la fase a gironi (la prima nel 2006) di un Mondiale, ma è la prima volta che non prende gol per per due partite di fila, non solo, prima di Qatar 2022 non era mai successo che l’Australia vincesse due gare di fila. Arnold, il ct, può esserne orgoglioso. Così come il suo collega tunisino Kadri che lascia il Qatar gonfiando il petto per la meritata vittoria sulla Francia.

La delusione: Danimarca

È una eliminazione che fa male, molto male. Un po’ perché non era prevista e tanto per il modo in cui è arrivata. Ultimo posto di un girone pienamente alla sua portata, un solo punto in classifica, un gol segnato e tre subiti. Schmeichel, Christensen, Maehle, Hojbjerg, Skov Olsen, Eriksen non sono giocatori di secondo piano, tutt’altro. Eppure in Qatar si sono spenti e lasciano meritatamente il Mondiale. Quell’unico punto in classifica rappresenta per la Danimarca il peggior bilancio in una una singola fase a gironi nel torneo. Non sarà piacevole tornare a casa con tanta tristezza.

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