Tonali, la cura Pioli è tosta ma funziona: così sta guadagnando minuti e velocità

Per l’ex Brescia studiato un programma personalizzato per aumentare i minuti in partita. A partire da domani in Coppa

A piccoli passi, come quelli che ha mosso giovedì scorso a Dublino e l’altro ieri a San Siro, e che presto potranno diventare falcate. Per il momento, Sandro Tonali deve forzatamente accontentarsi. Forza peraltro è una parola chiave, perché con una preparazione limitata nelle gambe ce n’è poca. Occorre allora la virtù della pazienza, cosa che a Sandro non difetta. Ora come ora, poi, si viaggia ancora sulla nuvoletta del super salto dalla provincia al grande club, a cui si affiancano l’orgoglio e la soddisfazione di indossare i colori amati dall’infanzia. Il campo, invece, è duretto. Lo si è visto chiaramente nello spezzone dell’altro ieri: muscoli imballati, reattività limitata.

Altri minuti

—  

Per lui, comunque, Pioli ha approntato un piano di lavoro personalizzato, in modo da portarlo alla pari dei compagni il prima possibile. Il tecnico rossonero quindi non ha una fretta particolare: “È giusto che abbia il suo tempo per inserirsi bene, ma è intelligente e non avrà problemi a farlo”, ha detto dopo la vittoria sul Bologna. Pioli non ha fretta anche perché Bennacer e Kessie stanno girando (più che) bene e questa è una delle grandi certezze del Milan 2020-21: una mediana di alto livello dove tutti, o quasi, sono potenziali titolari. Tonali arriverà, ed è destinato ad arrivare in alto. Non subito, appunto. Nessuno si illuda di vederlo titolare domani in Europa League, contro il Bodoe Glimt a San Siro. Piuttosto, sarà un’altra occasione per dare minutaggio, probabilmente aumentandolo. Con lo Shamrock sono stati nove minuti, lunedì quattordici. In Coppa si potrebbe salire sui venti-venticinque.

Assistenza a Zlatan

—  

Difficile pronosticare la prima da titolare, perché di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio. D’altra parte è un’evidenza. Sandro, che fra agosto e settembre ha trascorso un periodo non breve in isolamento domiciliare, non si è mai allenato col Brescia e ha iniziato a farlo col Milan soltanto dopo la firma sul contratto del 9 settembre. In altre parole ha perso due settimane e mezzo secche di preparazione, saltando anche la Nazionale. Ecco perché Pioli ora l’ha messo sotto. Ci sono giorni, come ieri, in cui svolge lavoro personalizzato per tutta la seduta e altri in cui fatica in gruppo. In questo periodo i preparatori stanno puntando parecchio sulla velocità, e più in generale si tratta evidentemente di un lavoro mirato in primis alla condizione atletica. Senza far mai mancare il pallone però, come da linee guida di Pioli. Sandro lavora a testa bassa accanto a Ibra, al quale presto dovrà fornire assistenza col suo piede educato e la tranquillità da giocatore maturo che l’ha sempre contraddistinto.

Il faro

—  

A Milanello sono in molti a raccontare che negli atteggiamenti – oltre che fisicamente – Tonali somiglia a Pirlo. E, come Pirlo, ha il gusto della battuta e sa trovare il momento per un bel sorriso. D’altra parte non ci sono motivi perché vada diversamente. Sandro sa bene di essere stato l’acquisto che ha incendiato di entusiasmo la piazza rossonera, sa che finalmente quest’anno il Diavolo può ritrovare la Champions nei fatti e non solo nelle intenzioni. E sa di poter diventare il faro davanti alla difesa. Questione di minutaggio.

Precedente Codici sconto per scoprire se funziona la nuova impaginazione – Scadenza 24>30/09/2020 Successivo Inter, esordio trabocchetto. La Fiorentina è già in palla e l’anno scorso...

Lascia un commento