Tonali, il riscatto è giusto. Eranio: “Può arrivare al top in Italia. Lo terrei anch’io”

A breve verrà definita la permanenza del regista al Milan. L’ex rossonero: “Anche Pirlo faticò. Sandro ha un’ottima visione, ma deve migliorare nei tempi di gioco”

Per il momento siamo ancora nella fase di studio. Sandro Tonali osserva, impara e mette da parte le conoscenze acquisite gonfiando il proprio bagaglio, che in troppi avevano dato per completo già prima di arrivare al Milan. La stagione appena conclusa in realtà ha detto altro e magari, come spesso succede in questi casi, la verità sta nel mezzo: Sandro a 21 anni (anzi 20, quando era atterrato a Milanello) non poteva mettersi sulle spalle l’intera mediana rossonera come molti immaginavano, ma indubbiamente sarebbe stato lecito attendersi qualche difficoltà in meno. E quindi? Quindi nulla, il succo non cambia: lui era e resta uno dei pilastri designati del Milan che verrà, confidando che la prossima annata il fiore sbocci davvero.

L’emblema di Elliott

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Dopo la fine del campionato a un certo punto ha iniziato anche a spargersi la voce su qualche tentennamento del club rossonero a proposito del suo riscatto. In realtà è un’ipotesi che il Milan non ha considerato, per due semplici motivi. Il primo è che, al netto di eventuali sconti (i rapporti fra Diavolo e Brescia sono ottimali) e clausole, il prestito è costato per la prima stagione 10 milioni. Il secondo è che la dirigenza rossonera crede fortemente nel ragazzo, e Pioli idem. Se a ciò aggiungiamo che Sandro è un emblema perfetto della filosofia di investimento adottata da Elliott, il quadro è completo. Tonali resterà a Milanello e, come raccontato negli ultimi giorni, la chiave per chiudere definitivamente la questione ha la faccia pulita di Olzer, 20enne attaccante della Primavera rossonera e contropartita tecnica gradita a Cellino. Una mossa che dovrebbe permettere al Milan di limare un po’ le condizioni precedenti. Ovvero scendere da 15 a 10 milioni per il diritto di riscatto e da 10 a 5 per i bonus. Il tutto però, va ricordato, da formalizzare entro mercoledì 16 giugno. Oltre questa data, sarebbe tutto azzerato.

Tutti d’accordo

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Come detto, l’ipotesi di lasciar andare Sandro per la propria strada non è contemplata. Semmai Pioli dovrà trovare il modo di renderlo più funzionale al progetto tattico e lui dovrà metterci magari un po’ più di personalità. D’altra parte, il fatto di trattenere il ragazzo a Milanello è la strada che mette d’accordo praticamente tutti. A partire da Stefano Eranio, uno che di centrocampisti (e di Milan) se ne intende a sufficienza. “Tonali è un ragazzo che merita, al posto di Elliott lo riscatterei anch’io. Certo, le aspettative erano altre, ma si sa che passando da una squadra di un certo spessore a un club storico diventa difficile alla prima stagione poter fare meglio di quanto ha fatto lui. Faccio un nome su tutti: Pirlo, considerato un fuoriclasse al Brescia, quando è arrivato in rossonero ha avuto parecchie difficoltà. Nel calcio, e vale soprattutto per i giovani, bisogna saper aspettare”.

Consigli

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E magari può essere utile qualche consiglio: “Metto mano sul fuoco sul fatto che ha tutte le qualità per arrivare in alto e diventare fra i più bravi in Italia. In quali aspetti deve migliorare? Per esempio nei tempi di gioco, nel velocizzare le idee di gioco. Gioca in una posizione dove occorre pensare prima di ricevere palla. Un fattore che il prossimo anno, con la Champions, sarà ancora più decisivo. Altra cosa: Sandro ha un’ottima visione e un bel passo, ma deve arrivare con più frequenza in zona gol. Non credo possa insidiare il posto di Kessie, che è unico nel suo genere e può diventare uno dei più forti al mondo. Semmai somiglia di più a Bennacer. Se vogliamo parlare di duello per una maglia, è a Ismael che deve guardare”.

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