Tomori, Meité e Mandzukic per inseguire il sogno scudetto

La strategia della capolista per rinforzarsi per la corsa scudetto: l’esperienza del croato, duttilità a centrocampo col francese e freschezza in difesa con l’inglese

Idee chiare e poche mosse. A scacchi si vince così. Non è un Gran Maestro e forse neanche gioca, ma il mercato di Pioli richiama la strategia di chi vuole rafforzarsi ragionando, senza scoprire il centro tanto caro agli scacchisti. Niente colpi alla Ibra, e neanche cessioni di pezzi da novanta, bensì tre rinforzi per puntare lo scudetto. Tomori in difesa, Meité a centrocampo e Mandzukic in avanti. Rossoneri in vetta alla classifica, l’Inter dietro di due punti. A Milanello ci credono.

Torre

—  

Parola chiave: esperienza. Quando si parla di scudetti il croato sa come si fa. Tre titoli vinti con la Juve, altrettanti con la Dinamo Zagabria e due con il Bayern. Dopo l’esilio dorato in Qatar, il “guerriero” è tornato in Italia per ruggire ancora e dire la sua. Fin qui ha giocato solo 37’, ma Pioli è sicuro di poterlo inserire nelle strategie rossonere come ottimo rincalzo. Allegri lo stimava, disse che uno come lui ti permetteva di “poter giocare in un certo modo dando grandi spazi di manovra”. Mario l’ha ripagato con 44 reti in 5 anni. Ora non vede l’ora di pungere col Milan. Restando in tema scacchi, a Pioli serviva una torre e l’ha avuta.

Alfieri

—  

Rinforzo in mezzo. Già 3 gare giocate fin qui, due in campionato e una in Coppa Italia contro l’Inter (un assist). Meité è stato preso per la sua duttilità: può fare il mediano o il trequartista. “È un bel giocatore, ci serviva uno più fisico”. Parola di Pioli. Dopo due anni e mezzo a Torino (94 presenze e tre gol), il francese arriva come jolly. Prestito oneroso con diritto di riscatto a 8 milioni: “Non abbiamo paura di nessuno, per me è una grande chance”. Vietato sbagliare. L’ultimo tassello, infine, ha giocato nel Chelsea e arriva da Londra, una sorta di via della seta del pallone quando si parla di affari e trattative con l’Italia. Fikayo Tomori, 23 anni, anche lui in prestito con diritto di riscatto, è stato buttato nella mischia alla prima gara utile e non ha deluso: titolare in Coppa contro l’Inter, bis in campionato a Bologna. Ottime risposte in tutte le uscite. “Ha qualità importanti e voglia di imparare”. La mossa giusta in difesa. Due alfieri per centrocampo e difesa.

Le cessioni

—  

Pochi movimenti anche qui: il baby Colombo è andato a giocare in prestito in B alla Cremonese; il brasiliano Duarte ha scelto l’İstanbul Basaksehir dell’ex Inter Okan Buruk (campione di Turchia in carica), mentre Andrea Conti è finito al Parma (i gialloblù hanno l’obbligo di riscatto a 7 milioni in caso di salvezza). Mateo Musacchio, infine, ha scelto la Lazio dopo 3 anni e mezzo in rossonero. Fuori dai piani tecnici di Pioli, ha salutato Milanello dopo 75 presenze e due gol.

Precedente Diretta/ Reggina Salernitana (risultato 0-0) streaming video DAZN: si comincia! Successivo Lavori in difesa: Musacchio per il presente, Kamenovic per il futuro