Tomori, la voglia di Milan e il riscatto a 25 milioni voluto da Abramovic

Frank Lampard viene considerato da Roman Abramovic quasi come un altro pezzo della sua famiglia, ma il tecnico è cosciente che nel calcio dei petrolieri e dell’alta finanza non bastano l’affetto e la stima per sentirsi in una botte di ferro: il presidente lo conosce dal 2003, quando acquistò il Chelsea, lo ha visto diventare leader e capitano dei Blues, insieme hanno alzato una Champions e da diciotto mesi gli ha consegnato il timone della squadra. L’imprenditore russo, in estate, ha speso 247 milioni per aiutare Lampard a vincere una Premier che manca a Stamford Bridge dal 2017, regalo di Antonio Conte. Ha comprato Werner, Havertz, Ziyech, Mendy e preso Thiago Silva a parametro zero. Ma i Blues hanno chiuso il girone d’andata all’ottavo posto: 29 punti in 19 giornate. “Non è vero che i nuovi acquisti hanno deluso. Siamo in tanti, abbiamo molta qualità, ma non posso schierare tutti”, ha detto Lampard, stretto nella morsa dei malumori di Abramovic e dei blackout di un gruppo che ha raccolto solo sette punti nelle ultime otto partite.

Lampard: "Tomori potrebbe partire in prestito"

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Lampard: “Tomori potrebbe partire in prestito”

Il via libera alla cessione

Lampard è ancora convinto di riuscire a cambiare rotta a questa stagione: non è preoccupato dalle voci legate al possibile arrivo in panchina di Tuchel o di Allegri. Si sente in discussione, ma non in pericolo. A Marina Granovskaia, amministratrice delegata del Chelsea e punto di riferimento di Abramovic, non ha chiesto altri rinforzi. Ma solo di sfoltire una rosa extralarge: per questa ragione, ieri sera ha dato il via libera alla cessione al Milan – solo in prestito – di Fikayo Tomori, un difensore che Lampard ha sempre apprezzato, ma che ora è chiuso da Thiago Silva, Zouma, Rüdiger, Christensen, JamesChilwell e Azpilicueta. Il tecnico lo conosce dai tempi delle giovanili del Chelsea, lo aveva portato con sé anche nell’esperienza al Derby County, in Championship, quando sfiorarono la promozione perdendo la finale a Wembley con l’Aston Villa.

Voglia di Milan

Tomori ha voglia di Milan. Difensore centrale oppure terzino destro, ventitré anni, nato in Canada (a Calgary, il 23 dicembre 1997), una presenza nella nazionale inglese, un metro e 84, 27 partite e 2 gol in Premier, ma solo 45 minuti in questo campionato contro il Liverpool. Il Milan lo aspetta, Pioli deve fronteggiare una situazione di emergenza in vista della sfida di sabato pomeriggio con l’Atalanta (ore 18): Romagnoli è squalificato e Kjaer si trascina diversi problemi, Gabbia è fermo per uno stiramento al legamento collaterale del ginocchio sinistro e Leo Duarte è stato ceduto al Basaksehir.

Fikayo Tomori, difensore da Milan?

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Fikayo Tomori, difensore da Milan?

Tomori vuole imporsi

La prima idea del Milan era stata quella di prendere Simakan, classe 2001, talento dello Strasburgo. L’affare, però, è sfumato: Simakan deve essere operato in artroscopia al ginocchio sinistro e potrà tornare in campo solo tra due mesi. E così il Milan ha deciso di concentrarsi su Tomori, che cerca l’occasione giusta per imporsi. Il club rossonero ha ottenuto anche un diritto di riscatto, ma il Chelsea ha fissato una cifra molto alta: quasi 25 milioni. A conferma che il difensore, con un contratto fino al 2024, viene considerato dai Blues una pedina importante per il futuro. Tomori, come detto, è nato a Calgary e i suoi genitori sono nigeriani. Si è trasferito da bambino con la sua famiglia in Inghilterra. Forza atletica, anticipo, colpo di testa, attento e svelto in marcatura. Già nel Chelsea Under 18, quando veniva chiamato ad allenarsi con i big, dimostrava di non essere mai in soggezione: a Cobham, nel centro sportivo dei Blues, ricordano ancora una partitella elettrica durante la quale, in uno scontro di gioco, senza cattiveria, Tomori provocò la frattura del setto nasale a Diego Costa, che non è mai passato per uno tenero. Gli chiese subito scusa, finì con un abbraccio.

Milan, Tomori è in arrivo

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Milan, Tomori è in arrivo

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