Tommasi: “Fonseca non è un robot, il Covid e le tante partite creano nervosismo”

Damiano Tommasi è dalla parte di Fonseca. L’ex centrocampista della Roma ha parlato dell’allenatore giallorosso, spezzando una lancia in favore del suo lavoro, e delle difficoltà di questo campionato legate al Covid. E la protesta con l’arbitro Maresca, secondo Tommasi, non è stata sintomo di sofferenza: Vuol dire che ci tiene, è il suo lavoro. È un campionato in cui devi viaggiare sul filo dell’incertezza a causa del Covid. Anche il fatto di avere tanti impegni e poco tempo da dedicare a te stesso incide. Perché non sono dei robot, ha detto nell’intervista a Gianluca Lengua su ‘Il Messaggero’.

Il contratto in scadenza che si rinnova solo con la qualificazione in Champions incide?

Non ho mai avuto la percezione che il lavoro di Fonseca fosse condizionato dalla durata del contratto. Anche perché non è facile porsi come fa lui davanti alle telecamere. Vuol dire che è centrato sull’obiettivo e ha l’appoggio di chi lavora con lui tutti i giorni.

Si è adattato al calcio italiano?
Una delle cose più difficili da fare a Roma è adattarsi a Roma. Fino ad ora si è inserito bene. Sul campo ha la sua identità e non è semplice. C’è un’altalena, ma ricordiamo che si parla di una stagione non ordinaria.

La Roma può competere per i primi posti?

Ha le carte in regola, ma ci sono tante squadre che possono inserirsi nella lotta Champions.

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