Tifosi del Feyenoord arrivati a Roma. Per ora non ci sono disordini

Nonostante il divieto di trasferta e la vendita dei biglietti ai residenti in Olanda, “turisti” da Rotterdam passeggiano per il centro. Controlli stringenti sugli arrivi nella capitale

Massima allerta, ma nessuna criticità. Come ampiamente previsto dalle autorità di pubblica sicurezza, nonostante il divieto di trasferta e la vendita dei biglietti vietata ai residenti in Olanda, da questa mattina alcuni tifosi del Feyenoord stanno continuando a raggiungere la Capitale alla vigilia della sfida di Europa League con la Roma. In molti infatti avevano già prenotato voli e alberghi prima del provvedimento adottato dalla Prefettura. Al momento non si registrano disordini ma, tra stazioni e aeroporti, i controlli delle forze dell’ordine sui passeggeri provenienti dai Paesi Bassi nelle ultime ore sono stringenti. Alcuni tifosi provenienti da Rotterdam sono stati identificati dalla polizia, una normale prassi in circostanze come questa: non essendo vietata la circolazione delle persone, trovarsi fisicamente a Roma non costituisce un reato ma – in caso di incidenti – avere a disposizione un quadro generale della situazione può rivelarsi fondamentalmente per l’individuazione dei responsabili.

Piano sicurezza

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Saranno circa 1500 gli agenti messi in campo. Oltre ad aeroporti e stazioni, dalle 7 di mercoledì mattina il centro storico e i principali monumenti della città sono presidiati dalle forze dell’ordine ed è stato disposto il divieto di vendita di bibite in vetro nelle aree a rischio. Al momento la situazione rimane sotto controllo, nonostante alcuni sostenitori del Feyenoord siano comunque riusciti a raggiungere piazza di Spagna e il centro della Capitale.

Social network

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Su alcune pagine social gestite da tifosi del Feyenoord sono comparse diverse immagini postate dagli olandesi in giro per la città. In particolare spicca una foto scattata a pochi metri dalla Barcaccia, accompagnata dal messaggio: “Ci siamo di nuovo”. Un riferimento agli atti vandalici commessi nel 2015. Tra i commenti non mancano quelli di chi, rievocando l’episodio che aveva portato al danneggiamento della fontana, incita gli ultras presenti in città a replicare. Stavolta però riuscire ad eludere la sorveglianza delle forze dell’ordine sembra – fortunatamente – molto più complicato.

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