Dopo Di Gregorio, è il turno di Khéphren Thuram parlare nella conferenza stampa di presentazione con la Juventus. Il centrocampista francese classe 2001 ha già esordito con la maglia bianconera nell’amichevole contro il Norimberga e si sta preparando a scendere di nuovo in campo nel secondo test contro il Brest. Il francese è arrivato dal Nizza nelle scorse settimane per 20 milioni di euro.
Thuram si presenta, dal sogno Juve ai consigli di papà Lilian
La prima settimana di Thuram alla Juve è stata molto positiva: “La prima settimana è passato molto bene. Lavoro bene con il gruppo e con il mister. Qua va tutto molto bene”. Ovviamente, non è mancato il suggerimento di papà: “Mi ha detto che è la squadra più grande d’itala e del mondo per lui. Mi ha detto di sfruttare questa occasione al massimo”.
Per il francese si corona un sogno: “Essere qui è un sogno. Ho sempre desiderato di giocare alla Juve da quando ero piccolo“. Il ragazzo racconta le emozioni del primo incontro con Thiago Motta e Giuntoli e l’approccio all’ambiente bianconero: “È stato come un sogno la prima volta che ho parlato con il DS e il mister. Un sogno che si avverava. Da quando sono piccolo desideravo di giocare alla Juve, qui sono passati molti francesi, nomi di grande prestigio. Sono orgoglioso di poter indossare questa maglia che ha un grande significato. Ogni giorno mi sveglio e sento di avere una grande fortuna”.
L’obiettivo primario sarà lo scudetto, che Thuram ha già festeggiato con suo padre Lilian: “Ero piccolo quando la Juve ha vinto gli scudetti e non mi ricordo tanto. Spero di vincere tanti scudetti con questo club. Mio papà sarà felice per me come per mio fratello. Noi ai suoi occhi siamo uguali“.
Ed è gia partita la sfida in famiglia con Marcus: “Lo dice perché mi vuole tanto bene. Secondo me lui è più forte di me. Sono molto contento per lui. Lui è un modello per la nostra famiglia“. Ed è proprio il fratello interista a definirlo molto forte, anche più di lui: “Lo dice perchè mi vuole tanto bene. Secondo me lui è più forte di me. Sono molto contento per lui. Lui è un modello per la nostra famiglia“.
Nella scelta di trasferirsi a Torino ha pesato anche il contributo di mister Motta: “Sicuramente ha avuto molto importanza. È stato un giocatore eccezionale e intelligente. Sono sicuro che potrò imparare molto da lui. Il mister mi parla tutti i giorni e mi ha dato anche dei consigli che non posso svelare“. Il suo ex allenatore Farioli è stato molto importante per la sua crescita: “Si, il mister è molto importante per me, perchè mi ha dato fiducia. Lui si aspettava molto da me e mi parlava molto ed è stato una figura importante insieme a tutto il suo staff“.
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