Thiago Silva e la rivincita sul Psg: “Cercavano sempre un colpevole e spesso…”

Pazienza se il brasiliano è dovuto uscire per infortunio lasciando il posto a Christensen. L’importante è che i Blues abbiano vinto, in modo da potersi anche togliere…qualche sassolino dalla scarpa.

Uscire per infortunio nel match più importante dell’anno ed essere comunque felicissimi. È la storia di Thiago Silva, che proprio come Tuchel si ritrova a distanza di meno di un anno a giocarsi di nuovo la Champions League. Nella scorsa stagione a Lisbona era il capitano del Paris Saint-Germain e ha dovuto vedere il collega Neuer sollevare il trofeo. Stavolta la fascia non ce l’aveva, ma almeno il suo Chelsea ha portato a casa la coppa nella notte più importante. E pazienza se il brasiliano è dovuto uscire per infortunio lasciando il posto a Christensen. L’importante è che i Blues abbiano vinto, in modo da potersi anche togliere…qualche sassolino dalla scarpa.

PARIGI – E come dimostrano le dichiarazioni riportate da AS, il pensiero di Thiago Silva va subito al PSG. Dove il centrale ha lasciato tanti bei ricordi, ma con un finale di avventura un po’ agrodolce. “A causa della pressione che avevamo al PSG per vincere la Champions, ogni volta che ci eliminavano tutti cercavano un colpevole e spesso ero io. Ed era brutto, perchè ho fatto di tutto per quella squadra, ma non sono mai riuscito a portare la Champions a Parigi. Spero che però possano realizzare questo sogno, ho lasciato molti amici da quelle parti. Ma il mio primo anno al Chelsea è stato speciale. Tuchel in sei mesi ha cambiato totalmente la mentalità della squadra”.

INFORTUNIO – Dunque, per una Champions si passa sopra anche a un infortunio. “Sono contento. Mi sono passate per la testa tante cose, uscire così presto per infortunio in una partita del genere è sempre complicato, ma non ce la facevo a stare in campo. A questo livello non puoi giocare se sei al 70%, devi essere al 110%. Non potevo rimanere in campo e correre rischi dopo tutto quello che abbiamo fatto per arrivare fin qui. Ma sono contento perchè la squadra è rimasta tranquilla, ha difeso bene, ha sofferto molto, ma contro il City è ovvio che succeda”. E c’è tempo per pensare anche a Lampard, esonerato pochi mesi prima della grande vittoria. “È anche importante parlare di Lampard, senza di lui sarebbe stato difficile per il Chelsea acquistarmi. Voglio ringraziarlo per avermi fatto arrivare al Chelsea, oggi sono molto felice e spero che lo sia anche lui. Il futuro? Vedremo, non possiamo deciderlo adesso, bisogna pensare stagione per stagione per sapere esattamente come andranno le cose”. Ma intanto, ci si gode la coppa.

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