Theo vuole prendere il volo: tra rinnovo e un futuro da ala

Il club potrebbe iniziare la trattativa in anticipo per non portare un altro big a scadenza di contratto. E Pioli ragiona sull’idea di utilizzarlo come ala nel 4-4-2 insieme a Ballo-Touré

È tornato carico, determinato e… variopinto. Theo è così, un po’ eccentrico, gli piace tingersi i capelli: rossoneri per una promessa – “se andiamo in Champions me li faccio” -, fucsia per vanità e biondi alla Castillejo, “los rubios” su Instagram. Il francese, al di là della punizione-gol nel test col Modena e del grande assist di tacco per Diaz, è pronto per un’annata fondamentale. Il ritorno in Champions, il rinnovo di contratto, una chiamata di Deschamps e infine il ruolo, perché tra gli appunti di Pioli c’è un’idea: Ballo-Touré terzino ed Hernandez esterno alto.

Nuovo ruolo

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Partiamo da qui: e se Theo giocasse ala? Magari in un 4-4-2? Chiariamoci: il modulo di riferimento resta il 4-2-3-1, su questo nessun dubbio, ma la soluzione Hernandez potrebbe andare bene a partita in corso, magari quando la squadra è sotto. A sinistra è arrivato Ballo-Touré, 24 anni, qualche assist e ancora nessun gol tra i pro. Un centinaio di partite in Ligue 1 tra Lilla e Monaco. Pioli, quando il contesto lo permette, starebbe pensando di farli anche giocare insieme: il senegalese terzino e Theo davanti a lui (magari con un cambio di modulo). Una suggestione. Il francese ha un’indole offensiva, meglio quando parte in progressione ma altrettanto decisivo negli ultimi metri. Alcuni dati lo confermano: l’anno scorso ha servito 5 assist, ha creato 6 occasioni da gol e servito 42 passaggi chiave. Dieci in più di Saelemaekers, venti in più di Diaz. Kalulu l’ha fotografato meglio di tutti: “Quando parte a testa bassa è un treno, va a duemila all’ora”. Pioli ci pensa.

Contratto

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Il rinnovo ci starebbe: Theo gioca titolare da due anni, ha segnato 15 gol in 81 partite, si è fatto notare per assist, progressioni e falcate. Ha contribuito a riportare il Milan in Champions dopo 7 anni d’attesa. Ormai l’Italia è una seconda casa, quindi l’adeguamento dovrebbe essere una formalità. Anche per zittire alcune voci che lo vorrebbero a Parigi, magari con un ingaggio più alto (Theo guadagna 1,5 milioni). Il contratto scade nel 2024, Maldini e Massara vogliono evitare un altro caso Kessie (2022). O magari un Gigio-Calhanoglu bis. Quindi la prossima stagione sarà importante: Theo tornerà a giocare la Champions dopo tre anni. Nel 2017-18, con Zidane, vinse la grande coppa col Real giocando tre gare. Ora torna da protagonista. Anche per strappare quella convocazione con la Francia che fin qui non è mai arrivata, al netto di esultanze con tanto di gesto. “Che fai, non chiami?”. Deschamps non l’ha mai preso in considerazione, e questo gli fa male. Le bravate del passato non fanno più parte del suo modo di essere. “Ho sempre il telefono acceso”. Guai a mettere il silenzioso. Soprattutto il prossimo anno.

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