Theo Hernandez si è ripreso la Francia: dallo sgarbo di Marbella al ritorno da titolare

Il terzino rossonero nel 2017 fu chiamato dal c.t. dell’U21 Ripoll, ma non rispose alla convocazione per motivi di mercato, postando poi dall’Andalusia foto in piscina. La federazione non la prese bene. Ora Theo ha iniziato un nuovo cammino

Domanda. Cos’hanno in comune Marbella, Instagram e un paio di occhiali da sole? Di sicuro il mare, le vacanze, ma anche il nome di Theo Hernandez, perché dietro anni di mancate convocazioni con la Francia c’è una ragazzata di cui si è pentito (non la sola…). Il terzino rossonero è stato chiamato per la prima volta in nazionale (e ieri sera è partito titolare nella delicata sfida con la Finlandia) dopo stagioni di ostracismo, nessun segnale e frecciatine di Deschamps. “C’è tanta concorrenza nel suo ruolo…”, spiegava il c.t.. Colpa – anche – del gran rifiuto di quattro anni fa.

Marbella

—  

Il pomo della discordia è un post su Instagram. Maggio 2017, Theo ha 19 anni e ha appena concluso la sua prima stagione da “pro” con l’Alavés in Liga spagnola. Ha giocato 32 partite, segnato un gol, sfornato un paio di assist, così il vecchio c.t. Sylvain Ripoll lo convoca per le partite contro Camerun e Albania. In fondo ci sta: Hernandez è uno dei gioielli del settore giovanile dell’Atletico insieme a suo fratello Lucas, un terzino di spinta che avrebbe giocato di sicuro. In quella Francia c’erano Maxime Lopez, Pavard, Moussa Dembele, Karamoh. Theo sarebbe stato una stellina come loro, ma è qui che entrano in scena i tre fattori citati prima: Marbella, occhiali da sole e social. Hernandez sta per trasferirsi al Real per 30 milioni, è un’estate di un certo tipo, così informa il c.t. di volersi concentrare sulla trattativa. Tuttavia, qualche giorno dopo, posta su Instagram una foto in piscina insieme a degli amici. Tutt’altro che preoccupato del trasferimento.

Riscatto

—  

Ripoll reagisce: “Ho chiamato 22 giocatori, manca solo Theo. Non ho ricevuto alcuna spiegazione. Sarà convocato dalla federazione per spiegare i motivi della sua assenza”. Da quel giorno il terzino del Milan non ha mai più visto la nazionale, almeno fino all’ultima chiamata di Deschamps per le gare di qualificazione al Mondiale in Qatar. Negli anni Theo ha cercato in tutti i modi di farsi notare, non solo con prestazioni d’alto livello: nel 2018 ha vinto la Champions a Madrid, la stagione successiva ha giochicchiato con la Real Sociedad, poi si è consacrato al Milan. Quindici gol in due anni, 14 assist, la fiducia di Pioli, la famosa esultanza con il gesto del telefono rivolta a Deschamps e la stima di Maldini, che chiuse l’affare a Ibiza: “Theo può diventare il miglior terzino sinistro del mondo”.

Occasione

—  

Deschamps l’ha escluso dal Mondiale in Russia e dall’ultimo Europeo. Il motivo ufficiale è la concorrenza nel suo ruolo: “Non credo che un giocatore vada favorito rispetto a un altro solo perché gioca in club mediaticamente più importante”. E ancora: “Non sarebbe giusto penalizzare Digne, ad esempio. Sta facendo grandi cose con la Francia e con l’Everton. Viene sottovalutato, non è giusto”. All’ex terzino della Roma si aggiungono Benjamin e Florian Mendy, Kurzawa e il fratello Lucas. A sinistra, negli anni, si sono alternati in molti. Adesso tocca a Theo forse, che nell’amichevole contro la Finlandia ha avuto i primi minuti da titolare, dopo le due panchine contro Bosnia e Ucraina. L’ultima partita giocata con una selezione francese risale a 5 anni fa: 11 novembre 2016, Francia-Olanda U20 1-1, 57’ in campo. In panchina c’era Ludovic Batelli, in campo Maxime Lopez, Thuram junior e Harit. Negli Orange Lammers e ter Avest. Una vita fa. Il c.v. va aggiornato.

Precedente Eriksen a Milano in attesa degli esami: fra un mese potrebbe allenarsi (in Danimarca) Successivo Quando Weah partì dalla fine del mondo: 25 anni dal gol da leggenda al Verona