Testa, mediana rebus e… Il flop Inter in cinque nodi

Proprio quando le cose sembrano andare per il meglio, l’Inter rivede il tunnel in fondo alla luce. Sì, avete capito bene: un bagliore che illude dopo il buio, poi si ricomincia con i passi indietro. La stagione dell’Inter va così: anche se la società ha deciso di esonerare De Boer, è difficile trovare un solo colpevole, e altrettanto difficile – così dice il campo – per i nerazzurri sarà riuscire a dare una sterzata in tempi brevi. Ma a questo punto farlo diventa vitale, perché il terzo posto che vale la Champions è lontano 8 punti e i nerazzurri hanno otto squadre davanti. Proviamo a inquadrare il flop in cinque nodi.

sempre sotto — L’Inter ha subito il primo gol della partita per l’ottava volta su 11 in questo campionato, nessuna squadra ha fatto peggio in Serie A. Su otto volte, solo in due occasioni i nerazzurri sono riusciti a ribaltare il risultato e a portare a casa la vittoria, contro Pescara e Juve. E quando sono passati in vantaggio per primi? Bene contro Empoli e Torino, male con il Cagliari. Approccio più gestione dei momenti della gara: sì, l’Inter ha un problema di tenuta nervosa, e va risolto in fretta. Domenica c’è il Crotone a San Siro, poi derby col Milan, Fiorentina Napoli…

se icardi non segna… e quei cross — Se non segna Icardi, sono dolori. Anzi, sconfitte: l’Interha perso tutte le partite in cui il capitano è andato in bianco. A Genova Maurito ha fallito un’occasione clamorosa, ma nel complesso è stato mal servito dai compagni: contro la Samp Candreva e compagni hanno prodotto la bellezza di 36 cross – solo la Lazio (41 contro il Bologna) ne ha effettuati di più in una singola partita di A – ma non sono serviti a nulla, intercettati dai difensori blucerchiati o atterrando su zone dell’area sguarnite dalle punte.
rebus centrocampo — Il doppio mediano Medel-Kondogbia nel 4-2-3-1 non funzionava e spezzava la squadra in due tronchi senza dare i necessari raccordi tra mediana e trequarti; Joao Mario “basso” davanti alla difesa va bene in serate come quella di San Siro col Torino in versione lenta e rinunciataria ma va in tilt in serate come quella di Marassi con una Samp aggressiva e sempre pronta a pressare alto. E poi Banega: mezzala o trequartista? A tre mesi dall’avvio dei lavori del cantiere nerazzurro, il centrocampo sembra un reparto progettato male.
episodi — Anche gli episodi, però, incidono. E contro la Samp l’Inter ha pagato una bella dose di sfortuna, dalla traversa colpita da Brozovic (cui è seguito subito dopo il gol di Quagliarella) a quella presa da Palacio nel recupero.

 Marco Fallisi 

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