Tensione fra Rocchi e vertici Aia: spunta l'idea Rosetti

ROMA – C’è un altro problema, che l’AIA pensava di aver debellato poco più di un anno fa con il passaggio da Nicchi a Trentalange ed invece pare essere ancora lì, come la recrudescenza di una malattia. L’ingerenza della politica arbitrale nelle questioni tecniche e non solo. E non parliamo solo di voci interne al palazzo di via Campania (dove ha sede l’Associazione e gli organi di giustizia federali), ma di fatti. Basterebbe citare la (fallimentare) CON (Commissione Osservatori Nazionale) per capire come possa essere quello lo strumento individuato per un controllo dall’alto. Ma c’è di più. Perché sull’operato (coraggioso) di Gianluca Rocchi, chiamato da Gravina a sanare quella che pareva la scelta senza senso (il duopolio Braschi-Messina era la scelta con la quale i vertici dell’Assoarbitri volevano presentarsi alla loro prima stagione vera alla guida dei direttori di gara…) pare adesso aleggi nientemeno che il nome di Roberto Rosetti, attuale designatore della Uefa. Idea tutta da verificare, ma il tam tam sembra essere già forte.

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