Tennis, Coppa Davis: dieci giorni, 18 Nazionali, 90 giocatori. Torino è una delle tre città coinvolte

Il tennis ha archiviato la sera di domenica 21 novembre a Torino le ATP Finals col trionfo del tedesco Zverev.

E in una cornice di publico “bella, come a Wimbledon“ (parole di Federer a Sky sport). E subito il tennis si è rituffato nella Coppa Davis, il top mondiale per nazionali a livello maschile.

Mancava da un anno causa pandemia. È la competizione a squadre   più antica del mondo. Torino di nuovo sotto i riflettori.

Da giovedì 25 novembre a domenica 5 dicembre  la città della Mole è la sede – insieme con Madrid e Innsbruck – di uno dei 6 raggruppament in cui si articola la Davis.

Chi vince il proprio girone va direttamente ai quarti con le due migliori seconde. Favorite sono la Russia (che schiera i fortissimi Medvedev e Rublev) e la Serbia di Djokovic, numero 1 ATP. La Spagna, campione in carica, sarà senza Nadal. Ma resta ugualmente tra le favorite. Assenti altri due big: Federer e Tsipras. Svizzera e Grecia sono fuori . Una Coppa seguita in tutto il mondo.  Lo fanno capire le cifre: 18 Nazionali, 90 giocatori, tre città.

Clamorosa l’assenza di  Alexader Zverev, il gigante tedesco di origini russe, oro olimpico a Tokyo , numero 3 del ranking mondiale , il “Demolition man” che, domenica 21 novembre, in finale a Torino, ha strapazzato Medvedev con la potenza del servizio: una fucilata che viaggia anche a 225 orari. E in semifinale, la sera prima aveva liquidato un certo Djokovic , dopo una battaglia di 2h28’. Una faticaccia smaltita in una sola notte. Fenomeno. Non disputerà la Coppa Davis perché non è di suo gradimento  la  nuova Formula introdotta due anni fa. Ci mancheranno le sue “fucilate” ( in finale 8 ace e 80% di prime palle, 84% di punti vinti sulla prima palla) e la sua mossa tattica che non  concede all’avversario scambi lunghi grazie a  scelte aggressive e d’attacco. Peccato. Per la cronaca: Zverev ha vinto due volte le ATP Finals al pari di Borg e Hewitt. Il record ( 6 vittorie) è saldamente nelle mani di Federer.

Tennis italiano: pesante l’assenza di Berrettini

E l’Italia? Presenta una Nazionale di buon livello anche se l’assenza. di Berrettini  è pesante. Quindi la prima punta sarà Jannik Sinner, 20 anni; Sonego il secondo singolarista dopo l’altoatesino. Fognini sarà in doppio con Bolelli. Prima partita venerdì con gli Stati Uniti, sabato con la Colombia. Ottima la  prevendita dei biglietti.

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