Tendinite e digiuno di gol: senza il fattore Immobile la Lazio si è smarrita

L’attaccante, che sta stringendo i denti contro i problemi fisici, non segna da quattro partite. E la squadra sta accusando il colpo

Ciro Immobile non segna più. Neanche su rigore. Fatale ieri l’errore dal dischetto a Bologna. Al 17’ il goleador ha avuto l’opportunità per portare in vantaggio la Lazio, ma si è fatto ipnotizzare da Skorupski con un’esecuzione diventata facile preda del portiere di Mihajlovic. Ottanta secondi dopo Mbaye ha sbloccato il risultato per il Bologna, fissando il punto di non ritorno della partita (nella ripresa il 2-0 con Sansone). Il volto di Immobile dopo aver sciupato il rigore riassumeva le incertezze della Lazio reduce dal naufragio (4-1 subito in casa) contro il Bayern Monaco in Champions, ma era anche un presagio di quella che sarebbe stata la serata della formazione biancoceleste al Dall’Ara, alla vana ricerca di se stessa. Così la squadra di Inzaghi ha rimediato un’altra sconfitta nel giro di quattro giorni: pesante perché toglie spinta alla rincorsa per quel quarto posto che vale la Champions.

Era il secondo flop stagionale di Immobile dal dischetto: con la differenza che contro il Milan il 23 dicembre il pallone respinto da Donnarumma era stato ribadito in rete con un pronto colpo di testa da Luis Alberto. Ad ogni modo, il bomber della Lazio a San Siro aveva interrotto una serie di dieci rigori di fila realizzati tra campionato e Champions. Un ciclo scattato dal penalty fallito contro il Napoli del 21 gennaio 2020 in Coppa Italia, mentre in campionato l’ultima trasformazione dagli 11 metri non andata a buon fine risaliva alla sfida del 7 dicembre 2019 contro la Juventus.

Il digiuno

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Tra il rigore col Milan e quello di Bologna Immobile ha comunque realizzato quello contro il Genoa del 3 gennaio. Non è al massimo in questo periodo. I problemi con la tendinite non gli danno tregua, ma Immobile non si tira indietro. Il cuore lo catapulta in campo anche stringendo i denti. Inevitabile pure la flessione sul piano del rendimento. Non ha timbrato il cartellino del gol nelle ultime quattro partite. In campionato, prima di Bologna a secco contro Inter e Sampdoria. Così come in Champions, contro il Bayern. Non segna dal 7 febbraio: 1-0 col Cagliari. Così in campionato si è fermato a quota 14 (5 i sigilli in Champions). Proprio alle soglie di un altro traguardo, le 150 reti in A. E senza i suoi gol, anche dal dischetto, la Lazio si è smarrita.

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