Tchouameni e i suoi fratelli: i segreti del Monaco fabbrica di talenti

MONTECARLO – Non solo Aurelien Tchouameni, oggetto del desiderio della Juventus e di mezza Europa. Se sul 21enne centrocampista francese si sta scatenando un’asta internazionale – in pole position c’è il Chelsea campione d’Europa e in testa alla Premier League – dalle parti del Louis II, lo stadio-teatro nel Principato situato nel quartiere di Fontvieille, continuano a sfornare talenti com’è nella tradizione del club. Sarà anche in ritardo in Ligue 1 (settimo in classifica, a meno 4 dall’Europa e a meno 6 dal terzo posto Champions), ma intanto si è qualificato agli ottavi di Europa League ed è sempre una miniera d’oro per quanto riguarda i giovani. «Lo sviluppo dei talenti fa parte del DNA del Monaco. È una parte importante della nostra strategia e ogni anno il club si classifica tra i primi cinque migliori settori giovanili in Francia, uno dei paesi che produce più giovani talenti al mondo», ha spiegato più volte il dg Oleg Petrov

Monaco, tutti i talenti del settore giovanile

Del resto non si crescono per caso nel proprio settore giovanile cinque campioni del mondo: Thierry Henry, Emmanuel Petit, Lilian Thuram, David Trezeguet e Kylian Mbappé. Tchouameni, acquistato giovanissimo dal Bordeaux, a Montecarlo è diventato una certezza per il Monaco e per la Francia, con cui in autunno ha trionfato in Nations League da protagonista a braccetto con l’ex juventino Paul Pogba. Il mediano di Rouen difficilmente resterà nel Principato oltre l’estate: la Juventus resta vigile, ma la destinazione più probabile sembra essere la Premier League dal momento che difficilmente basteranno 50 milioni per ottenere il via libera della dirigenza guidata da patron russo Dmitry Rybolovlev.

Matazo, chi è l’erede di Tchouameni 

L’erede di Tchouameni lo sta già allevando in casa, il Monaco: si tratta del 2002 Eliot Matazo. Il belga Under 21 è un centrocampista difensivo box to box e per certi versi ricorda un po’ il campione del mondo e d’Europa del Chelsea N’Golo Kanté. Matazo è cresciuto nell’Anderlecht, ma nel Principato è sbarcato ad appena 16 anni. Prima di debuttare in prima squadra (27 settembre 2020 in Ligue 1 contro lo Strasburgo) e di ritagliarsi spazi importanti come in questa stagione (9 presenze), Matazo è stato svezzato nell’Accademia del Monaco, a due passi dal Louis II.

Badiashile, il centrale del futuro

Dal vivaio biancorosso è iniziata anche l’escalation di Benoît Badiashile, 20enne difensore centrale della squadra allenata da Nico Kovac e pure dell’Under 21 transalpina. Il francese, seppur molto giovane, vanta già più di 100 presenze nel Monaco. Da almeno un anno e mezzo su Badiashile tengono le antenne dritte diversi top club (Real Madrid e Manchester United su tutte) e in Francia si vocifera anche di un interesse della Juventus, molto più che attenta ai difensori di piede sinistro visto che Giorgio Chiellini, seppur formidabile, non sarà infinito. Ieri sera, in Europa League, Badiashile ha confezionato l’assist per il gol del 2-1 di Fofana. Acquistare dal Monaco non è mai facile. O meglio: è sempre costoso. Le braccia operative di Dmitry Rybolovlev – i dirigenti Oleg Petrov e Paul Mitchell -, non sono tipi da grossi sconti. Vale per Tchouameni come per Sofiane Diop, ala-fantasista della formazione di Kovac decollato in Ligue 1 dalla squadra riserve e nel mirino di mezza Europa.

Juve, da Vlahovic a Pogba e Tchouameni, più i talenti italiani

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