Tavecchio: “Le società non hanno soldi, si va verso una catastrofe, come il Titanic”

L’ex presidente della Figc, Carlo Tavecchio a “1 Football Club” su 1 Station Radio ha parlato dei problemi attuali del calcio italiano, dal Var, ai debiti delle società. “In ogni sistema, che sia di natura sportiva, politica o amministrativa, subentra l’economia. Il problema del calcio è che le società calcistiche non hanno più soldi, e se continuano a spendere più di quello che incassano, andremo incontro ad una catastrofe come il Titanic. Bisogna ridisegnare l’idea di calcio, tagliare le provvigioni ai procuratori e la fuoriuscita di fondi dalle società per spese futili. Il problema è economico e non strutturale anche per quanto riguarda gli stadi. Plusvalenze fittizie? Ognuno firma il proprio bilancio e si assume le proprie responsabilità, poi c’è la Covisoc che monitora il tutto. Se qualcuno ha fatto illecito, ne pagherà le conseguenze. Fin quando si andrà avanti senza professionalità, ci si scontrerà con queste situazioni. Multiproprietà? Una concessione, a suo tempo, che tutti avevano sottoscritto: quando un soggetto è proprietario di una squadra di Serie B, dovrebbe già attrezzarsi per venderla, visto che c’è la possibilità di essere promossi in Serie A”.

LOTITO –  “Non posso entrare nella sua testa, né nelle sue scelte, -ha detto Tavecchio su Lotito – ma so per certo che la regola avrebbe imposto la cessione senza alcun escamotage come il trust. Il popolo di Salerno merita che la propria squadra militi nella massima serie, perché se la sono guadagnata sul campo, ma io non avrei concesso proroghe sulla cessione della società. Arbitri? Il Var l’ho portato io in Italia, dopo che Blatter mi aveva dato tutte le facoltà. Grazie alla tecnologia abbiamo ridotto del 90% gli errori, più si andrà avanti e più si migliorerà, bisogna avere pazienza. Roma-Napoli? Non mi piace commentare le scelte degli arbitri, ho cose migliori a cui pensare”.

Precedente Felix entra e cambia la Roma: ecco chi è il talento lanciato da Mourinho Successivo Roma, i Friedkin aprono Trigoria per lo staff: è la “festa del dipendente"