Tattica e difese della Serie A Callejon si è ripreso la Roja

18 novembre 2014: a questa data risale la seconda (e ultima) presenza di José Maria Callejon con la maglia della Spagna. L’allora c.t. Vicente Del Bosque concesse all’ala ex Real Madrid appena una ventina di minuti nel match (poi perso) contro la Germania: decide il gol di Kroos allo scadere, che dà un dispiacere ai 25.000 del Balaidos di Vigo. Tre giorni prima, un altro spezzone nella gara contro la Bielorussia valida per le qualificazioni a Euro 2016. Poi, il nulla cosmico. Almeno fino a domani, quando tornerà a mettersi addosso la maglia della Roja – probabilmente partendo dalla panchina – in una location per lui assolutamente ricca di significato: lo Juventus Stadium, affrontando l’Italia. Il Paese che ha contribuito, in maniera importante, al ritorno di José Maria in Nazionale.

partita speciale — “Per me sarà una gara speciale – ha ammesso Callejon non più tardi di un paio di giorni fa -, soprattutto perché giocata sul campo della Juventus, una squadra con cui il Napoli ha una forte rivalità. La Nazionale? Non ho mai perso la speranza e ho lavorato duramente per tornare”. E alla fine la speranza, come da proverbio, si è rivelata l’ultima a morire per Callejon, che non manca di sottolineare come l’esperienza in Serie A sia stata per lui importante al fine di centrare l’obiettivo: “In Italia gli allenatori sono molto attenti alla tattica, fanno molti video e preparano le partite in base al rivale – ha dichiarato l’attaccante in forza al Napoli -, e io ho imparato a studiare relazioni sui difensori. In Serie A sono abituati a giocare con tre difensori e due laterali: l’anno scorso, ad esempio, ho affrontato il Torino dell’attuale tecnico Ventura e faceva lo stesso. Gli italiani difendono sempre molto bene, con le linee molto serrate. Ma il fatto che siano molto tattici non significa che sono più duri, piuttosto si può dire che stanno più attenti alla marcatura. Non dormono, ecco”. Ritroverà contro Buffon, avversario di tante sfide, e ricorda: “Nella mia prima stagione gli ho fatto gol al San Paolo…”.

i numeri della rinascita — Se il c.t. Julen Lopetegui si è accorto di Callejon, il merito va sicuramente al bell’inizio di stagione dell’ala classe 1987. Con il Napoli orfano di Higuain, infatti, si è messo a segnare come un attaccante puro: sono già 5 i gol (più due assist) collezionati nelle prime sette presenze, distribuiti tra Milan (2), Palermo (2) e Bologna (1). Un bottino di tutto rispetto, specie pensando al fatto che Callejon l’anno scorso aveva impiegato ben 20 giornate per firmare la prima gioia in campionato, arrivando poi a quota 7 reti. Una chiamata, insomma, più che meritata come dichiarato anche da Alvaro Morata nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Si merita questa chiamata, è cresciuto tanto e da anni gioca a un grande livello”.

 Gasport 

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